Il delirio anti vax dell’attore romano Enrico Montesano sta facendo il giro del web, generando un’ondata di critiche e la reazione immediata dell’AVIS che si è ritrovata costretta a smentire le dichiarazioni dell’attore
Che l’attore Enrico Montesano fosse avvezzo, per così dire, alla diffusione di teorie complottiste non è cosa nuova, ma le ultime dichiarazioni sembrano sfiorare il delirio. In un video Montesano, riferendosi all’AVIS, L’Associazione Volontari Italiani del Sangue, ha affermato che il sangue proveniente dai donatori del vaccino si sarebbe coagulato e che, di conseguenza, le sacche finalizzate alla donazione sarebbero in realtà state buttate perché inutilizzabili. Le affermazioni sono state talmente forti che, ondevitare la diffusione di ulteriori fake news, l’AVIS si è ritrovata costretta a rispondere alle bufale.
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La risposta dell’AVIS alle accuse di Montesano
Nella diretta trasmessa dalla sua pagina Facebook Montesano ha dichiarato di avere degli amici “negli alti ranghi dell’AVIS”, il quale gli avrebbe detto che il sangue donato dai cittadini che hanno ricevuto il vaccino anti-Covid si sarebbe coagulato, rendendosi dunque inutilizzabile.
Di conseguenza le strutture AVIS si sarebbe trovate costrette a gettarlo. Ma non solo: Montesano ha anche aggiunto che c’è bisogno di sangue di coloro che non sono stati vaccinati, lanciando un appello al generale Figliuolo e al ministro Speranza di “lasciare in pace gli over 50 e quelli che resistono”.
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Gianpietro Briola, presidente dell’AVIS nazionale, ha rilasciato delle dichiarazioni pubbliche in risposte ai deliri di Montesano: “Donare il sangue dopo aver ricevuto il vaccino contro il Covid non comporta alcun rischio né per il donatore stesso né per i pazienti a cui trasfonderlo. Affermare il contrario, come ha fatto il signor Enrico Montesano nel suo video, è un gesto altamente pericoloso per gli equilibri del nostro sistema sanitario, ma in particolare lesivo nei confronti di AVIS e di tutti i donatori che, quotidianamente, compiono questi gesti di solidarietà, a garanzia del diritto di cura di ogni malato”.
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Briola ha poi aggiunto: “Quanto dichiarato da Montesano è molto grave per motivi differenti Innanzitutto tutto, prima di citare AVIS che da sempre, e soprattutto in epoca di pandemia, è attenta e certa della qualità del sangue e degli emocomponenti che vengono raccolti e dell’impegno dei propri volontari, è necessario che Montesano dica dove si siano verificati questi presunti episodi di cui parla con tanta pericolosa leggerezza e chiarisca meglio le circostanze”.