A quasi due mesi di distanza, dopo la puntata dedicata a Bruxelles, ripartiamo con Italians – format dedicato agli italiani di stanza all’estero.
VEDI ANCHE => Italians #3 – storie e pareri di Italiani a Bruxelles
Da questo episodio, a testimonianza di un format in fieri, abbiamo deciso di concentrarci su una singola storia alla volta.
Una singola storia che possa avere qualcosa di significativo per l’Italia e per l’italianità.
Come quella della Legio Italica, compagine calcistica impegnata in terra austriaca (a Vienna, per la precisione).
Ma andiamo con ordine – partendo parlando dal fondatore del progetto, Alessandro Scendoni.
Architetto di Roma, si muove per Vienna per la prima volta grazie al progetto Leonardo nel 2014: tra lui e Vienna è amore a prima vista e così, nel momento in cui gli è stata offerta la possibilità di rimanere nella capitale austriaca, non se l’è fatto dire due volte.
Da allora, Alessandro si è mosso per la comunità italiana a Vienna, per dare la possibilità a loro (ma non solo) di giocare a calcio con costanza.
Il calcio, d’altra parte, è la grande passione di Alessandro (come di centinaia di migliaia di italiani) e può essere anche un’ottima occasione per aggregarsi.
Così, dal classico match della domenica (organizzato attraverso apposito gruppo Facebook) sono iniziati i primi tornei (che i 10 spot per giocare non bastavano più) fino alla fondazione di una realtà.
La Legio Italica, il cui nome è un chiaro omaggio Impero romano, una realtà con tanti progetti in cantiere.
Ma dei progetti non parliamo, ché Alessandro ce ne ha appena accennato (per condivisibile scaramanzia) e ché potete vedere da voi l’intervista integrale in coda.
Piuttosto, vi raccontiamo brevemente (ma anche in questo caso, vi invitiamo a vedere il video) la parabola della Legio Italica.
Innanzitutto, perché fa parte di una federazione che rappresenta una tipicità locale: parliamo della ÖKFB (Österreichischer Kleinfeld Fußball Bund: letteralmente Federazione austriaca calcio su piccoli campi), realtà in rapida espansione che punta ad essere annessa alla federcalcio.
Quello della ÖKFB non è né calcio a 5 né calcio a 11, ma piuttosto un mix tra le due discipline: si gioca su una sezione orizzontale del campo a 11 (di 45 metri x 38), si gioca 5 + 1 (laddove il + 1 è il portiere) e i falli laterali si battono con le mani, come nel calcio a 11.
Esistono tantissime categorie (cinque solo a Vienna, ma la federazione è presente in tutta l’Austria) e la Legio Italica è attualmente in seconda divisione.
Partiti dalla terza, i nostri connazionali sono arrivati alla seconda e lottano per arrivare alla prima.
E’ quello il grande obiettivo dei ragazzi di Alessandro (divenuto nel tempo l’allenatore del gruppo) ché sarebbe poi possibile confrontarsi con una realtà più probante: nella prima divisioen della ÖKFB giocano infatti ex calciatori e calciatori a undici che la domenica non sono impegnati.
Sarebbe un banco di prova davvero importante, per una bellissima realtà
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