Denise Pipitone sarebbe stata rapita per fare “uno sfregio” a Piera Maggio e alla sua famiglia.
E’ quanto rivela Francesco Lombardo, uno dei carabinieri che indagò sin dai primi giorni sulla vicenda riguardante la bambina scomparsa il 1 settembre 2004 da Mazara del Vallo e mai più ritrovata.
Durante il programma Storie Italiane, condotto da Eleonora Daniele, Lombardo ha fatto riferimento ad un foglietto rinvenuto da un suo collaboratore sul parabrezza dell’auto. Un messaggio a dir poco minaccioso, dove si chiedeva all’uomo se non si fosse “stancato di girare per Mazara”, come riportato anche da Caffeina Magazine.
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Ma il contenuto del biglietto andava anche molto oltre. “C’era scritto che era un fatto grosso per colpire la famiglia Maggio – aggiunge Francesco Lombardo – non c’entrava la pedofilia o il traffico d’organi in relazione a Denise Pipitone”.
Un chiarimento che ha fatto impaurire molto le famiglie della squadra che stava indagando sul caso, tanto da spingerle a tenere i bambini in casa per paura di ulteriori ritorsioni.
La donna rom nel video non è la signora Silvana
Lombardo si è poi soffermato anche sul fatto che il cellulare di Anna Corona risultava in più posti: “La sera del 2 settembre gli spostamenti di Anna Corona sarebbero anomali, le celle del cellulare agganciano Carini, Trapani, Mazara del Vallo, Partinico – spiega Lombardo – Verrà detto che c’era un problema di rete”.
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Sempre durante Storie Italiane è intervenuto anche l’avvocato Monica Gnesi, legale della signora Silvana che la guardia giurata Felice Grieco aveva indicato come la donna che compare nel famoso video di “Danas”.
“La mia assistita ha detto che non c’entra niente con Denise Pipitone, non è la donna del video – ha detto il legale – Ha indicato anche un tratto somatico che ha sul viso che la donna del video non ha. Dice di non essere stata a Milano in quel periodo e di non essere mai stata in un campo rom a Parigi”.