La cittadina di Lebanon, nel Tennessee, è nota per il reperto di quello che è considerato un Bigfoot alieno: scopriamo la sua storia.
Negli Stati Uniti la leggenda del Bigfoot è tanto radicata quanto conosciuta. Per chi non lo sapesse si tratterebbe di una specie di scimmia gigante avvistata nel corso degli anni da alcuni testimoni oculari che però non sono mai riusciti a produrre prove della sua esistenza. La mitica bestia ricorda per dimensioni e caratteristiche lo Yeti di origine asiatica, altra presunta mostruosità della quale sia hanno solo racconti e leggende.
La mitologia che gravita attorno a Bigfoot è talmente radicata negli Usa che una cittadina di pochi abitanti è conosciuta in tutta la gigantesca nazione americana per la presenza della testa di quello che è stato etichettato come “Bigfoot alieno”. Il reperto, trovato casualmente circa 32 anni fa è diventata la più importante (nonché unica) attrazione turistica di Lebanon, cittadina del Tennessee che conta all’incirca 26mila abitanti. La storia di come la testa di questo mostro alieno sia finita nella teca del Cuz’s Antique Center risale al 1989 ed è alquanto particolare.
Come detto ci troviamo alla fine degli anni ’80, in una strada provinciale che attraversa i boschi del Tennesse e conduce a diversi centri abitati di piccole dimensioni. Quella sera una coppia di amanti si apparta nel bosco per lasciare spazio alla propria passione all’insaputa dei rispettivi coniugi. La passione è tale che entrambi perdono la cognizione del tempo e quando si rendono conto che si è fatto tardi cominciano a correre per la strada buia allo scopo di non far notare la propria assenza ai rispettivi sposi.
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La fuga verso casa s’interrompe quando l’uomo alla guida investe qualcosa. Il buio non gli fa capire di cosa si tratta: vede qualcosa che è simile ad una scimmia, la cui testa è stata completamente staccata dal corpo a causa dell’incidente. Colti dal panico, i due amanti spostano la carcassa a bordo strada e si ritirano. L’uomo, però, è assalito dagli incubi e non riesce a dormire, così durante la notte torna indietro per andare a controllare l’essere che ha investito.
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Raggiunto il corpo, l’uomo stacca definitivamente la testa con la pala e la mette sul vano posteriore del pickup. Il giorno seguente la consegna ad un tassidermista, il quale gli conferma che non si tratta di un uomo, ma che non ha idea di cosa sia. Entrambi sono concordi nel voler conservare la testa dell’animale come trofeo. Nel corso dei decenni successivi la testa nella teca è diventata per tutti il Bigfoot alieno.
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