C’è un altro motivo per cui due neosposini possono comparire davanti il giudice oltre il divorzio. Per lo meno è quello che sembra si possa evincere dalla denuncia del titolare di Villa Vergine, un’antica dimora settecentesca alle porte di Cutrofiano, secondo cui gli sposi che avrebbero usufruito della villa come location del banchetto di nozze, non avrebbero poi saldato il conto a fine serata.
Sposi uniti in salute e in malattia…e in giudizio!
Dopo la cerimonia, gli sposi hanno celebrato il loro amore a Villa vergine, con un sontuoso banchetto e una notte nella suite della villa, per un totale di cerca 13 mila euro, che però non è mai stato saldato. Gli sposi, M.S., lui e F.S., lei, 38 e 35 rispettivamente, sono spariti senza lasciare traccia. Ora, sebbene sia un presente di nozze insolito, dovranno comparire davanti al giudice per dare ragione del loro comportamento.
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La denuncia concretizzata dall’avvocato Francesco Vergine ricostruisce ciò che, secondo lo staff della villa è successo: nel settembre 2016 al momento della prenotazione la coppia ha versato mille euro d’acconto per il matrimonio del 17 dicembre successivo.
Preparato tutto, fin nei minimi dettagli, il giorno delle nozze sono iniziati i primi nervosismi, con lo sposo che si sarebbe lamentato di un servizio che non avrebbe rispettato la mancanza di dieci ospiti, gli stessi ospiti che gli sposi avevano cercato di depennare dalla lista degli invitati, chiedendo a gran voce una modifica degli invitati.
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La mattina successiva alla prima notte di nozze hanno versato altri 1900€ e la promessa di un prossimo saldo dell’importo. Ma secondo Francesco Vergine Anziché i soldi, gli sposi avrebbero fatto recapitare una lettera del loro avvocato, in cui lamentavano diverse inottemperanze degli accorpi presi.
Il GIP, Marcello rizzo, ha disposto un decreto di citazione a giudizio, per l’accusa di di insolvenza fraudolenta. La coppia e il suo comportamento sarà giudicato dal giudice Silvia Saracino.