Due collaboratrici del video ‘Mille’, le drag queen Paola Penelope ed Eva Paradise, hanno deciso di denunciare pubblicamente quanto accaduto durante le riprese, lamentando di aver subito discriminazioni
Non sono passate neanche 24 ore dalla pubblicazione del videoclip di ‘Mille’, nuovo tormentone a firma Fedez, Lauro e Berti, che su YouTube il contatore di visualizzazioni ha già sfiorato quota un milione e cinquecentomila.
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Primo in tendenze, come d’altronde si immaginava data la scelta strategica di combinare tre artisti tanto chiacchierati quanto amati dal pubblico, che ‘Mille’, oltre a far ballare migliaia di utenti, ha già generato polemiche, e fra l’altro non da poco.
“Giorni da incubo”: la denuncia della drag queen a Fedez
Le accuse non sono leggere, e in modo particolare non lo sono per Fedez. Il cantante, infatti, nell’ultimo anno si è fortemente esposto per sensibilizzare sulla tematica delle discriminazioni nei confronti della comunità LGBQT+ e a sostegno del DDL ZAN, in occasione anche del primo maggio, sul cui palco ha tenuto un discorso che continua a dividere gli animi ma che, indubbiamente, ha destato forte attenzione mediatica. A quanto pare, però, la stessa sensibilità pare non essersi manifestata da parte dei suoi collaboratori.
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A partecipare al videoclip musicale erano state invitate due note drag queen: Paola Penelope ed Eva Paradise, ma quella che poteva sembrare un’ottima opportunità lavorativa si è trasformata, a detta delle due, in un vero e proprio incubo.
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Ed è proprio così che Paola Penelope ha definito quei giorni: “da incubo”. E’ lei stessa a chiarire quanto accaduto in una lettera indirizzata al noto rapper, al quale si è rivolta per denunciare da un lato la mancanza di professionalità nei loro confronti, e dall’altro delle discriminazioni subite sul set. In un primo momento la drag queen ha tentato di mettersi in contatto con Fedez tramite il suo profilo Instagram ma, non ricevendo risposta, ha deciso di pubblicare la lettera sul suo profilo:
Nel lungo sfogo la performer ha spiegato che, non solo la troupe ha spesso deciso di eclissare spontaneamente lei e la collega, subendo anche cambi repentini di orari e programmi, ma che alcuni componenti dello staff hanno messo in atto comportamenti discriminatori. Nel dettaglio si legge:
“Allo stop di questa scena “colossale” sentiamo l’aiuto regista dire al megafono “Dite alle trans di mettersi all’ombra”; la mia reazione, ovviamente, è stata tempestiva ed ho detto subito ”Ok, vado a casa. Arrivederci!”.
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Ad aggravare la posizione dei produttori il fatto che alle due performer non sia stato fatto un contratto regolarizzato in piena regola:
“Credo di aver commesso io l’errore di aver accettato in virtù del tuo nome un lavoro senza aver regolarizzato, se non verbalmente, il mio ingaggio; a fine riprese, infatti, non avendo firmato alcun contratto e liberatoria e non avendo svolto il ruolo per cui sono stata chiamata, ho deciso e richiesto di essere cancellata dal progetto, ma è proprio qui che c’è stato il picco di delirio di onnipotenza da parte dei tuoi collaboratori.”
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Paola Penelope procederà per vie legali contro Fedez?
Nel frattempo, la drag queen Paola Penelope ha voluto segnalare a Fedez di essersi messa in contatto con il suo avvocato per la mancata regolarizzazione del contratto, aggiungendo che se avesse saputo che queste erano le condizioni di lavoro, non avrebbe mai accettato.
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Ma al di là dell’aspetto legale, la sferzata più dura della drag queen contro l’artista è su un piano più “etico”. A conclusione della lettera, per la cui lettura integrale rimandiamo al post presente prima, si legge: “Per difendere i diritti di un’enorme comunità, come quella LGBT non basta esporsi pubblicamente in tv. Bisogna farlo ogni giorno, anche nel quotidiano, anche scegliendo uno staff che ci rappresenti. Le battaglie che noi dobbiamo affrontare quotidianamente per l’accettazione e la normalizzazione del pensiero comune altrui, sono molte, e partono dai piccoli gesti. Come quello di rispettare ogni lavoratore e dare valore ad un figura come la nostra che ancora oggi è oggetto di scherno e mortificazione”.
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Insomma, Fedez non ne esce sicuramente intonso da questa situazione, e da parte sua, per ora, non sono giunte risposte formalizzate, che molto probabilmente arriveranno a breve.
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