Nelle scorse ore si è spenta a 75 anni Paola Pigni: ripercorriamo la storia della donna che con coraggio e determinazione ha cambiato l’atletica.
Si è spenta quest’oggi una delle più grandi atlete della storia sportiva italiana: Paola Pigni. A darne notizia è stato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il quale l’ha ricordata in questo modo su Twitter: “Campionessa dell’atletica italiana, pioniera delle lunghe distanze, grande primatista. Il Coni piange la scomparsa di Paola Pigni, esempio di intramontabile passione capace di fare dello sport un orgoglioso stile di vita. Ciao, Paola. Nella Walk Of Fame e per sempre una di noi”.
Da anni emblema della filosofia sportiva e esempio di professionalità, Paola questa mattina aveva partecipato all’evento sull’educazione alimentare tenuto nelle scuole della tenuta presidenziale di Castel Porziano accanto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Poco dopo la fine dell’evento ha accusato un malore ed è stata trasferita d’urgenza Sant’Eugenio. Nonostante la prontezza del soccorso, la leggenda dell’atletica leggera italiana è deceduta.
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Paola Pigni, cosa ha rappresentato per l’atletica italiana e mondiale
Nata il 30 dicembre 1945 a Milano, da padre italiano e madre spagnola, Paola ha da subito mostrato un talento incredibile per l’atletica. Da ragazzina era già velocissima nei 100 e 200 metri, ma riteneva di poter essere molto più forte e competitiva sulle lunghe distanze. All’epoca, però, le donne gareggiavano solo nelle competizioni di velocità, poiché si riteneva che non potessero partecipare a quelle di durata. Nonostante la perplessità di allenatori ed esperti, Paola riesce ad imporre la propria decisione e comincia a gareggiare negli 800 metri.
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Nel 1965 vince i campionati assoluti italiani negli 800 e conquista il quarto posto nei 400. Già da questo risultato si evince come fosse maggiormente portata alle corse sul lungo tragitto. Nel corso della sua lunga carriera ha vinto l’oro alle Universiadi nei 1500 metri e l’oro ai Giochi del Mediterraneo negli 800 e 1500 metri nel 1973; il bronzo nei 1500 metri alle Olimpiadi del 1972, due mondiali di Cross (Corsa Campestre) nel 1973 e nel 1974. Il 2 luglio del 1969 ha fatto segnare il record mondiale nei 1500 metri all’Arena Civica di Roma.