Un ragazzo del Bangladesh di 25 anni, Mohamed Ibrahim, è stato ritrovato morto in casa sua a Torino, dove viveva assieme a due suoi connazionali. A dare l’allarme uno dei due coinquilini, anche lui con il nome di Mohamed. Secondo quanto emerso il giovane sarebbe stato ucciso violentemente con un colpo al collo inferto probabilmente con un coltello, anche se potrebbe essere anche un oggetto simile a una mannaia.
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Il tutto potrebbe far pensare a un omicidio di carattere simbolico, probabilmente una vendetta nei suoi confronti.
Secondo quanto raccontato agli inquirenti dal connazionale che ha rinvenuto il corpo, è rientrato dal lavoro alle 23.30 e ha trovato il corpo senza vita del suo amico sul pavimento.
Le indagini stanno cercando di capire per quale ragione ci sia stato un così duro accanimento contro il ragazzo al punto da giungere a decapitarlo. Inoltre Mohamed Ibrahim era conosciuto come un giovane mite e tranquillo, non ci sarebbero stati mai litigi o screzi. Inoltre anche il cuoco del ristorante dove lavorava come lavapiatti lo ha descritto come una “persona d’oro, non ha mai chiesto un aumento o un anticipo“.
Gli inquirenti stanno analizzando la scena del crimine e passando al setaccio le registrazioni delle telecamere di sorveglianza
A questo punto le indagini della polizia si stanno muovendo in due direzioni, da un lato la scena del crimine, ovvero le impronte che l’assassino ha lasciato sul pavimento sporco di sangue e l’arma del delitto che finora non è stata rinvenuta. Ma all’interno dell’abitazione c’erano diversi coltelli, questi verranno analizzati.
Un altro fronte su cui si muove la polizia, sono le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza, in particolar modo quelle presenti all’interno del palazzo. Anche se l’amministratrice del condominio dove viveva Mohamed dice che da quando hanno messo la videocamera due anni fa, non hanno mai avuto problemi.
Tra le ipotesi che gli inquirenti stanno passando al vaglio ci sarebbe anche quella relativa a una vendetta, anche se ancora non si sa il movente alla base di questa possibile vendetta.