‘Zitti e Buoni‘, mai titolo fu più ossimorico rispetto all’effetto della vittoria dei Maneskin all’ESC: ogni giorno c’è un attacco, una puntualizzazione, una polemica che scaturisce da qualcosa che la band di Roma ha fatto, ha detto, o non ha fatto e non ha detto.
Non è stata zitta e buona Emma Marrone che ha accusato di sessismo la stampa italiana e l’organizzazione del contest; non è stata zitta e buona Selvaggia Lucarelli che contraddice Emma, “non è sessismo, se la tua canzone fa schifo”; non è stato zitto e buono Damiano David, che dà ragione ad Emma: “Da maschio sono privilegiato”.
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Gli Shorts della discordia
L’Emma Marrone Gate ha scatenato tantissime reazioni, social e no. La cantante salentina ha azzardato un paragone tra gli outfit che lei e Damiano dei Maneskin hanno sfoggiato durante il contest europeo, dicendo che i suoi pantaloncini corti avessero suscitato nell’opinione pubblica più interesse rispetto la sua esibizione canora, contrariamente a ciò che è accaduto alla band, di cui si dice abbiano resuscitato il rock.
Secondo la versione di Emma, versione che ha fatto storcere il naso a tutti, “invece di essere sostenuta perché avevo portato un pezzo rock come ‘La Mia Città’, un atteggiamento non da classica cantante pop italiana che punta sulla voce o sulla femminilità, venni massacrata: si parlò degli shorts d’oro che spuntavano sotto l’abito e delle mie movenze. Ora che Damiano dei Maneskin si presenta a torso nudo e con i tacchi a spillo va bene: è evidente che c’è sessismo“.
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Damiano, il nuovo paradigma maschile
Il paradosso consiste che l’unico a difendere Emma, a non rinfacciarle il pessimo posizionamento, ventunesima, a screditare il valore della canzone, sia proprio ‘l’accusato’, che vive il sessismo, come un problema quotidiano, grazie al confronto con Victoria De Angelis: “Se io faccio tanto sesso sono un figo e Vic una puttana. Dove io mi mostro forte sono un leader e Vic una dispotica e rompipalle, che ha successo perché è bona. Da maschio sono privilegiato“.
Ancora, Damiano dà credito alle accuse di Emma, che lamentava un’ossessione esclusiva sul suo abbigliamento, durante l’esibizione, un’attenzione che spesso è giudizio: “I commenti sulla mia estetica sono incentrati solo sulla mia estetica e non vanno a insinuare nulla sulla mia professionalità e la mia competenza, mentre le donne sono vittime di questo tipo di pensiero in maniera sistemica”.