Dopo l’ennesimo diniego della Corte d’Appello di Bergamo a consegnare i reperti alla difesa, Massimo Bossetti ha denunciato i giudici per depistaggio.
Sono anni che Claudio Salvagni, legale difensore di Massimo Bossetti, richiede alla Corte d’Appello di Bergamo di accedere ai reperti che sono stati utilizzati per identificare il dna dell’ignoto 1 che poi ha portato all’identificazione del muratore di Mapello e sul quale si è basata la condanna definitiva all’ergastolo dell’imputato. Com’è risaputo, infatti, Bossetti è stato condannato all’ergastolo in via definitiva per l’omicidio di Yara Gambirasio, ma ha sempre negato di averlo fatto e di conoscere la vittima.
Credendo nell’innocenza del suo assistito, il legale ha richiesto in tre differenti occasioni con parere favorevole della Corte di Cassazione di poter esaminare nuovamente le prove incriminanti. Un secondo esame confermerebbe o potrebbe smentire i risultati del primo e riaprire il caso. Pochi giorni fa è arrivato il terzo no della Corte d’Appello di Bergamo e Salvagni ha sfogato su Facebook tutta la propria rabbia:
“Massimo Bossetti è innocente se mai avessi avuto dei dubbi, ora ne ho la certezza. Il non risultato ottenuto con la nuova pronuncia della Assise di Bergamo è, nuovamente, la dimostrazione della piena innocenza di Bossetti e che è semplicemente, al pari di tanti e tanti altri ingiustamente condannati, vittima di un sistema sordo e cieco. Solo che a Massimo non è data neppure la possibilità di dimostrarlo, mai gli è stata data! Cosa nascondono quei reperti e campioni di così tremendo? Cosa si vuole celare alla difesa? Perché negare pervicacemente qualcosa a cui eravamo già stati autorizzati?”.
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Massimo Bossetti denuncia i giudici della Corte d’Assise di Bergamo per depistaggio
Al legale il diniego netto posto dai giudici appare come un’ingiustizia e si chiede in quale Paese civile sia negato ad un’imputato la possibilità di dimostrare la propria innocenza. Nel lungo post aveva già annunciato che avrebbe proceduto a presentare un quarto ricorso al fine di ottenere finalmente l’accesso ai reperti, ma secondo quanto riportato nel numero di questa settimana di Oggi, il legale ha provveduto anche a presentare una denuncia ai danni dei giudici per depistaggio nelle indagini.
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Sulla denuncia presentata da Massimo Bossetti a carico dei magistrati sta indagando adesso la Procura di Venezia. Il depistaggio imputato ai giudici riguarda le presunte anomalie nei reperti che sono stati fondamentali per la condanna del suo assistito. L’esame sulle prove potrebbe mettere in discussione tutto, qualora venisse dimostrata l’incongruenza tra i campioni di dna di Bossetti e quelli trovati sugli abiti della vittima.