Congelate in un fiume per 24000 anni: la “resurrezione di una nuova specie”

Alcuni scienziati hanno trovato delle nuove forme monocellulari mai studiate prima, mantenutesi pressoché intatte in un fiume della Russia siberiana per almeno 24mila anni. Una scoperta che sta facendo impazzire tutti gli esperti di microbiologia del mondo.

Una scoperta eccezionale nel fiume della Siberia

Gli studiosi degli istituti di ricerca più importanti di Mosca hanno fatto una scoperta eccezionale: sono riusciti a ritrovare e far rivivere dopo ben 24mila anni di ibernazione delle forme di vita arcaiche composte da una sola cellula conservate dentro un fiume ghiacciato siberiano. Gli esemplari sono stati ritrovati in perfetto stato di conservazione.

LEGGI ANCHE => Inseguito per le vie della città da un orso agitato: l’insolita vicenda dalla Siberia – VIDEO

Tale specie è appartiene alla classe dei “rotiferi“, piccoli esseri capaci di vivere in temperature tanto rigide come quelle presenti in Siberia, una delle aree con le temperature più fredde del mondo.

La specie si riproduce per via asessuata, quindi dividendosi in due cellule identiche, senza aver bisogno di un partner. L’invertebrato ritrovato nel fiume Alazeya nella regione di Yakutia è rimasto per anni imprigionato nel permafrost siberiano prima di essere stato scovato da questo gruppo di ricercatori moscoviti.

rotifero

Le dichiarazioni degli esperti sul ritrovamento

Stas Malavin, uno dei ricercatori coinvolti nella ricerca ha dichiarato: “Questo è un animale con sistema nervoso, con il cervello e tutto“. Poi ha aggiunto: “Siamo piuttosto speranzosi del fatto che è questa sia una specie nuova per la scienza”.

Nel 2018 lo stesso team di ricercatori si era dimostrato in grado di risvegliare un verme preistorico vissuto circa  42.000 anni fa. La cosa era diventata virale su internet, dove sono fioccati meme e scherzi, anche se gli esperti dicono che sotto queste scoperte potrebbe celarsi un fatto per niente divertente. Tali scoperte potrebbero essere figlie del disgelo dovuto al riscaldamento globale. Ancora un campanellino di allarme si attiva per il nostro clima sempre più vessato dai cambiamenti repentini.

Gestione cookie