Fusione sì, fusione no.
Federazione sì, federazione no.
Nel centrodestra si discute parecchio su quello che sarà il destino di due componenti fondamentali dell’area: la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia.
Specialmente nel partito di berlusconi il dibattito è molto acceso, come riportato da ‘Libero’.
Da un lato ci sarebbero i favorevoli alla “fusione” (ivi compreso lo stesso Berlusconi, parrebbe), dall’altro ci sarebbero diversi esponenti che temono che l’operazione politca porterebbe FI ad appiattirsi sulla linea della Lega.
A questa seconda fazione appartengono le ministre Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna, con quest’ultima protagonista di una lite con Anna Maria Bernini.
Secondo quanto riportato (in primo luogo da Repubblica) ci sarebbe stato uno scambio acceso di battute tra le due: dinnanzi alle parole della Carfagna (“altri cinquanta parlamentari rischiano di andare via”, riferendosi all’esodo di parlamentari verso ‘Cambiamo!’ dell’ex Giovanni Toti) sarebbe arrivata la replica della Bernini.
Parole durissime: “Questo è un avvertimento mafioso!”.
Con la Ministra per il Sud e la coesione territoriale che avrebbe replicato: “Non esagerare, io la mafia la conosco bene”.
“E io no, per fortuna”, avrebbe poi ribattuo ulteriormente la capogruppo al Senato a testimonianza di un clima tutt’altro che sereno.
Tajani dice no al partito unico, almeno per ora
Ma al netto del dibattito interno, sono arrivate (in un’intervista al Messaggero) le importanti parole di Antonio Tajani, che di Forza Italia è vicepresidente e coordinatore unico nazionale.
Parole volte a far chiarezza circa la possibilità di creare un soggetto politico unitario.
Una ipotesi ma niente più, allo stato di cose attuale: “Berlusconi ha detto vediamo, esaminiamo. Salvini è un nostro alleato ed è normale e naturale discutere delle proposte degli alleati. Valuteremo, vedremo. Poi gli organi di Forza Italia prenderanno le decisioni. Di certo il centrodestra deve essere il più largo possibile. Ed è necessario un maggior coordinamento all’ interno del governo e nel Parlamento per far prevalere la linea liberale e riformista andando in Consiglio dei ministri con posizioni comuni. Pd e 5Stelle già lo fanno: credo sia questa la strada da seguire”.
E proprio come Pd e 5Stelle potranno lavorare assieme ma FI e Lega non si fonderanno:
“Nessuno ha mai parlato di partito unico e questo tema non è all’ ordine del giorno. Berlusconi ha prospettato solo per il futuro l’ idea di un grande partito del centrodestra, inclusa la Meloni. Ora le cose restano come sono e non ci sarà alcun partito unico: rimarranno diversi i simboli, i partiti, le organizzazioni, le sedi. Insomma, Forza Italia resterà: l’ipotesi di fonderci con la Lega non esiste“.