WhatsApp ha perso terreno nel 2021 rispetto ai principali competitor: cosa sta succedendo alla app di messaggistica più diffusa al mondo?
Dopo anni di predominio incontrastato e di continua crescita, WhatsApp in questo inizio 2021 ha fatto registrare un calo del 43% di installazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il motivo di tale decrescita è tutto legato alla contestata nuova policy sulla privacy. In sostanza l’app è stata aggiornata per permettere il passaggio di dati tra questa e Facebook, l’azienda che la controlla. Questo è stato visto in America, ma specie in Europa come un possibile pericolo per la privacy degli utenti e quando il cambiamento è stato annunciato c’è stata una fuga di massa.
La nuova policy doveva essere operativa già a partire da febbraio, ma la diaspora di contatti ha convinto l’azienda americana a prendersi qualche mese di tempo per frenare l’emorragia. Della perdita di fiducia degli utenti verso WhatsApp, in questi mesi hanno approfittato sia Telegram che Signal, i principali competitor dell’app gestita dalla compagnia di Zuckerberg.
I dati di questa perdita di consensi e utenti sono stati quantificati dal sito Sensor Tower, il quale ha fatto un bilancio sul numero di app scaricate tra Google Play e App Store nei primi mesi dell’anno. I dati indicano una crescita esponenziale di Telegram con un +98% nel solo mese di gennaio, periodo in cui 161 milioni di utenti l’hanno istallata. Un enorme balzo in avanti ha fatto anche Signal, con 51 milioni di download nel mese di gennaio.
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Dopo il boom di gennaio la situazione si è leggermente calmata: Telegram è stato scaricato da 40 milioni di persone a febbraio, 32 a marzo e 26 ad aprile; Signal ha registrato 7 milioni di download a febbraio, 4 a marzo e 3 ad aprile. L’app con la maggiore crescita è dunque Telegram che nel primo trimestre del 2021 si è piazzata al 4 posto tra le app più scaricate al mondo (dopo Facebook, Tik Tok e Instagram) ed ha tagliato il significativo traguardo dei 500 milioni di utenti attivi.
WhatsApp, nonostante il calo del 43% rispetto al 2020, continua ad essere in salute. Non solo può contare su oltre 2 miliardi di utenti attivi, ma nei primi tre mesi dell’anno ha comunque registrato 172, 3 milioni di istallazioni. La fuga sembra essere stata scongiurata, anche perché l’azienda ha specificato che in Europa non ci saranno cambiamenti di sorta e che la condivisione tra Facebook e WhatsApp avverrà solo ed esclusivamente per chi possiede un account business.
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Tuttavia il rischio di un abbandono di massa non è ancora scongiurato. Dal 15 maggio la nuova policy è diventata obbligatoria e chi non l’accetterà perderà gradualmente le funzioni della chat sino a non poter più visualizzare nulla. Gli account, insomma, rimarranno attivi ma saranno inutilizzabili. A quel punto gli utenti saranno costretti ad una scelta: accettare o abbandonare.
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