“Eterna fanciulla danzante” così l’aveva definita il poeta Eugenio Montale e persino Charlie Chaplin dopo averla vista danzare disse: “You are wonderful“, le movenze di Carla Fracci resteranno per sempre nella memoria di tutti.
Se l’è portata via un tumore che l’assediava già da tempo, aveva 84 anni, l’eterna fanciulla danzante.
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Artista unica nel suo genere aveva consegnato al mondo intero un misto tra la danza e la poesia, calcando i palcoscenici di tutto il mondo, donando al pubblico le movenze di Giulietta, quelle di Sylphide e di Giselle. Aveva danzato con ballerini del calibro di Baryshnikov, Nureyev, Amodio, Bortoluzzi, e lavorato con coreografi come Tetley e Butler.
Le sue capacità interpretative, la sua leggerezza unita a una spiccata tecnica le permettono fin da ragazza di accedere ai teatri di tutto il mondo e con ruoli di rilievo, oltre ai famosi “Ballo dei Cigni” e “Lo Schiaccianoci”, Carla Fracci ha interpretato il ruolo di Francesca da Rimini, Giulietta, Swanilda, ma soprattutto quello che sentiva più suo, ovvero il ruolo di Giselle. Quel ruolo la consacrerà per sempre alla storia, quella giovane contadina con i lunghissimi capelli sciolti e il tutù, la renderà immortale.
Nei primi Anni Sessanta lavorò accanto a Rudolf Nureyev, che ricorderà essere stato un “uomo eccentrico. Molto competitivo. Ma di grandissima generosità. Per lui era inammissibile che nel lavoro non ci si impegnasse”. La Fracci dirà che per ottenere la stima di Nureyev era necessario essere forti e uscirne vittoriosi.
Dal lavoro con Nureyev alla danza in televisione: la lunga carriera di Carla Fracci
Carla Fracci, dopo aver abbandonato la Scala, era diventata in assoluto l’etoile italiana più famosa al mondo. E molto prima di Roberto Bolle era stata capace di portare la danza nel mondo pop, fin dal 1967 aveva danzato in televisione con “Scarpette rosa” di Vito Molinari, ma anche in molti show che si tenevano il sabato sera.
Infine era stata in grado anche di mettersi in gioco con la propria autoironia quando Virginia Raffaele ne fece una fantastica imitazione, durante il Festival di Sanremo nel 2016, definendola “una ragazza stupenda”.
In una sua ultima intervista Carla Fracci aveva detto: “Mi lamento spesso e sono una polemica, ma la mia è stata una gran bella vita“.