Marco Carta è pronto a dire il grande sì. Finalmente corona il suo sogno di convolare a nozze con il compagno Sirio Campedelli. Dopo l’annuncio per Vanity Fair, tutti i fan del cantante sono in visibilio.
Lo sfogo: “Volevo solo essere sereno”
Vincitore di Amici e di Sanremo, Marco Carta è un cantante più che affermato. Eppure, per molto tempo la sua vita privata non è stata semplice, a causa del costante timore di vivere episodi omofobici. “Mi faceva davvero soffrire l’idea di dovermi nascondere, di non poter camminare mano nella mano con il mio fidanzato, con il quale ad ottobre festeggio tra l’altro sette anni di fidanzamento”, ha dichiarato. “Non mi è mai interessato presentarmi urlando sono gay. Volevo solamente vivere il mio rapporto con normalità. Lui è una persona estremamente riservata, non è a suo agio quando ci sono telecamere e non poserebbe mai per qualche giornale”.
Sirio: un ragazzo molto riservato
Ma di Sirio, il suo compagno e quasi marito, Marco Carta apprezza in modo particolare la sua riservatezza. “Mi piace molto il fatto che abbia voglia di mantenere la sua privacy, in passato ho incontrato persone che cercavano solo popolarità. Sirio è un ragazzo diverso e per questo la nostra relazione ha funzionato”.
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L’annuncio di volersi sposare con lui arriva in modo inaspettato a rallegrare molti dei suoi fan. “Mi piacerebbe molto unirmi in matrimonio e di certo lo farò. Vorrei potermi ricordare il giorno delle mie nozze per tutta la vita, festeggiare in compagnia dei miei amici con grande serenità”.
Marco Carta: “Adottare? Perché no?”
Poi il cantante ha espresso anche qualche parola sulla sua opinione su adottare i bambini per le coppie gay. “Ci sono migliaia di bambini che crescono senza i genitori in orfanotrofio. Perché non bisogna dar loro due papà?“, ha domandato.
“Trovo decisamente uno spreco che delle creature così piccole debbano marcire in posti senza amore. Io sono cresciuto senza avere mio padre e mia madre è morta quando avevo dieci anni. Ho vissuto con i miei nonni e l’amore non mi è mai mancato. In istituto sicuramente ti danno da mangiare e da bere, ma l’amore non si compra”.