Una grave sparatoria è avvenuta presso uno scalo ferroviario in California. L’assassino è un uomo che ha cominciato a sparare durante una riunione sindacale. Il bollettino dà otto morti, più un grande numero di vittime, tutti lavoratori per la Valley Transportation Authority (VTA).
I fatti della sparatoria
Erano passate da poco le sette del mattino, quando l’uomo ha deciso di cominciare a dare fuoco all’impazzata sui suoi colleghi. Aveva cinquanta anni e da quanto emerge dalle prime voci, dopo aver compiuto la strage, si è suicidato.
Entrando in casa sua, la polizia ha potuto trovare un vero e proprio arsenale, con parecchie armi e pistole. Non si sa ancora bene cosa abbia spinto l’uomo a compiere un gesto tanto efferato, rivolto proprio ai suoi colleghi di lavoro.
Le conseguenze del gesto
La polizia per il momento ha rilasciato poche parole: “Si è resa necessaria un’operazione di salvataggio per far evacuare tutti dall’area interessata dai fatti”. La zona tra l’altro è famosa per essere anche la dimora dello sceriffo della Contea di Santa Clara, proprio accanto allo scalo ferroviario dove è avvenuta la strage.
There are “multiple fatalities” after a shooting at a San Jose, California, rail yard, according to sheriff officials. They also say the suspected shooter is dead.https://t.co/rBqCXTQOuL
— CNN Breaking News (@cnnbrk) May 26, 2021
La Vta è molto importante per la contea di San Josè, perché gestisce la rete principale del trasporto pubblico. Ne esce sconvolta non solo l’azienda, ma tutta la regione, capitale vera e propria della Silicon Valley, quindi zona abitata da molti pezzi grossi dell’alta tecnologia e sede di molteplici aziende come Cisco Systems, eBay, Hewlett Packard Enterprise, PayPal e Samsung.
Il problema delle sparatorie
Quello del traffico d’armi è un problema che affligge da sempre gli Stati Uniti. Nel 2021 sono state già 230 le sparatorie con armi da fuoco. “Quello che è chiaro è che stiamo soffrendo una epidemia di violenza da armi da fuoco“, ha dichiarato la vice portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre.
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