Il polverone sollevato da Fratelli d’Italia sul Copasir ha portato ad una decisione drastica da parte del Presidente dell’organo.
Raffaele Volpi (Lega) si è infatti dimesso, seguito a ruota dal collega di partito Paolo Arrigoni. La scelta di Volpi è stata determinata dalle pressanti richieste del partito erede di Alleanza Nazionale, che reclama la presidenza del Copasir in quanto la legge prevede che vada all’opposizione.
Volpi presiede l’organo dal 9 ottobre 2019, periodo in cui il governo era quello “giallorosso” guidato da Giuseppe Conte e sostenuto da PD, Movimento 5 Stelle e LeU, mentre la Lega sedeva proprio tra i banchi dell’opposizione.
Ora però le cose sono cambiate. Con la caduta del governo “Conte bis” e il nuovo governo Draghi, la Lega è entrata in maggioranza: l’unico partito rimasto all’opposizione è proprio FdI, che ora vuole il posto che spetta per legge.
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In caso di dimissioni di tutti gli altri membri – come chiesto dal segretario del Carroccio, Matteo Salvini – e di ricomposizione del comitato con nomi nuovi, il quotidiano “La Repubblica” fa sapere che un possibile candidato alla presidenza è l’ex ministro Ignazio La Russa.
Cos’è il Copasir? Le funzioni dell’organo di controllo parlamentare
Ma cos’è esattamente il Copasir? Nato nel 2007 per sostituire il COPACO, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica è un organo che esercita funzione di controllo parlamentare sull’operato dei servizi segreti italiani.
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Il Comitato verifica sistematicamente e in maniera continuativa che l’attività del Sistema di Informazione per la sicurezza della Repubblica (da cui può acquisire documenti e informazioni) si svolga nel rispetto della Costituzione e delle leggi.
Inoltre, il Copasir esprime un parere preventivo – sebbene non vincolante – sugli schemi dei regolamenti di attuazione della legge di riforma dei servizi di sicurezza. Infine, l’organo riceve dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri la relazione semestrale sull’attività di AISE e AISI, le agenzie informazioni sulla sicurezza esterna e interna, in modo tale da avere sempre un’analisi dettagliata sugli eventuali pericoli per la sicurezza del Paese.