Luigi Di Maio del Movimento Cinque Stelle ha assunto il suo vecchio compagno di liceo a Pomigliano, Dario De Falco, al ministero degli esteri – di cui è titolare. In passato, De Falco era stato suo capo segreteria a palazzo Chigi, ma poi aveva lasciato momentaneamente la politica durante il mandato di governo Conte Bis.
Due compagni di liceo ricongiunti
Luigi di Maio si è riconfermato come Ministro degli Esteri anche dopo la salita al governo di Mario Draghi. Ma di certo non si è dimenticato del suo vecchio amico Dario De Falco, che lo accompagna dai tempi del liceo.
Si tratta di un posto di 80 mila euro l’anno alla Farnesina: Dario De Falco è stato nominato Consigliere del Ministro per le relazioni esterne in ambito nazionale.
LEGGI ANCHE => Vladimir Luxuria contro il politicamente corretto: “Ogni parola va contestualizzata”. E “difende” il black face
La carriera politica di Dario De Falco inizia nel 2018 quando è stato assunto come capo segreteria di Luigi di Maio a palazzo Chigi, quando il grillino era vicepresidente del primo governo Conte. Un posto da 100mila euro l’anno.
Poi De Falco, durante il governo COnte II si è spostato – mantenendo lo stesso stipendio . nello staff del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con funzioni di segretario del Consiglio dei ministri Riccardo Fraccaro, grillino a sua volta.
Quindi, giunto il governo Mario Draghi, i due compagni di liceo si sono ricongiunti.
Dario De Falco rinuncia alla politica locale
Eppure, era sembrato che Dario De Falco volesse tornare alla politica locale, quando si era detto che si sarebbe candidato a sindaco di Pomigliano, lo stesso paese in cui aveva frequentato il liceo classico insieme all’amico Luigi Di Maio.
De Falco ha invece lasciato spazio a Gianluca Del Mastro, in seguito a un accordo tra Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle, tornando così a collaborare con Di Maio.
Leggi anche ->“Miliardi di cicale stanno per emergere dal terreno”: negli States ci si prepara all’invasione
Al momento, lo staff di Luigi Di Maio alla Farnesina costa un totale di 640 mila euro annui, come riportato da L’Espresso, che ha raccontato prima di noi la vicenda di De Falcio.
Una cifra superiore rispetto a quanto pagato dai governi precedenti.