Volano stracci tra l’attaccante della Lazio Ciro Immobile e il Presidente del Torino Urbano Cairo.
Andiamo con ordine.
Ieri sera è andato in scena il recupero della gara tra biancocelesti e granata.
Una gara importante soprattutto per il Benevento terzultimo, spettatore interessato del match giacché la sua eventuale salvezza sarebbe dipesa interamente dalla vittoria della Lazio.
Legni e occasioni per la squadra di Simone Inzaghi (che avrebbe voluto fare un favore al fratello Pippo) ma alla fine il Toro è riuscito a strappare un punticino e conquistare così la salvezza con un turno d’anticipo.
Ma non è il risultato sportivo a far discutere, quanto l’incredibile botta e risposta social tra Ciro Immobile e Urbano Cairo.
Motivo del contendere? Secondo l’attaccante biancoceleste nato a Torre Annunziata (che ieri ha sbagliato un rigore potenzialmente decisivo a 5′ dal termine) l’eccessivo agonismo dei suoi, che avrebbero voluto vincere a tutti i costi.
Come fosse una cosa strana, quando si gioca a calcio.
E così in serata è arrivato il post di Immobile:
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Ma se Immobile è convinto che tutti sappiano chi è, non si trova d’accordo il presidente del Toro Cairo.
Che, piuttosto che rispondere nel merito delle accuse, ha deciso di attaccarlo per il suo comportamento nei suoi confronti e nei confronti della società granata (per lui due importanti parentesi nella città della Mole, la prima nella stagione 2013/14 e la seconda da gennaio a giugno nel 2016).
Secondo Cairo, un comportamento non esemplare – come scritto in un post pubblicato in nottata:
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Nulla che abbia a che vedere con il calcio nel senso stretto del termine.
E i follower sembrano essersene accorti:
“Ok e quindi? … ma chi te li gestisce i social un ragazzino di 10 anni? ?????”
“Scusi Presidente ma tutto questo che ha scritto cosa centra con la partita”.
Le parole legate alla partita, sono arrivate invece a fine gara, ai microfoni di Sky Sport:
“Fateci godere questa serata, poi cercheremo di mettere le cose a posto perché gli ultimi due campionati mi hanno fatto troppo soffrire”.
Sarà davvero capace Cairo di risollevare il Torino dopo anni di sostanziale mediocrità?