Caso Denise Pipitone, emergono nuovi indizi: le parole dell’ex PM Angioni a Storie Italiane

Da quando il caso di Denise Pipitone è tornato alla ribalta dopo la vicenda di Olesya Rostova, il caso si è intensificato e si sta riavviando alla riapertura del caso. In queste ultime settimane si è cercato persino all’interno di un pozzo, dove secondo gli agenti si sarebbe potuto trovare il corpo della bambina, infatti secondo alcune intercettazioni la piccola Denise sarebbe stata uccisa dalla famiglia di Jessica Pulizzi.

Leggi anche -> Caso Pipitone, spunta una botola: i carabinieri perquisiscono la casa di Anna Corona

In questi ultimi giorni il caso Pipitone è tornato nuovamente a far parlare di sé, infatti ci sarebbe una nuova pista per le indagini, la rivelazione sarebbe stata fatta dall’avvocato di Piera Maggio, che ha ricevuto mercoledì scorso una lettera anonima presso il suo studio dove ci sarebbero contenuti dei dati non presi prima in considerazione. L’avvocato non è entrato nei dettagli, ma sembra che il fatto non riguardi Anna Corona, Jessica Pulizzi e non viene citato nemmeno un campo nomadi.

Se l’avvocato rimane vago su quanto contenuto nella lettera anonima ricevuta, parla invece chiaro l’ex PM Angioni, che ieri a Mattino 5 ha parlato di un “rapimento in barca a remi”. Secondo quanto riportato dalla Angioni questa sarebbe la pista più concreta da seguire, in quanto poi dalla barca a remi si sarebbe passati alla barca più grande, rendendo i movimenti della bambina difficilmente decifrabili.

L’ex PM Angioni: “Bisogna accertare cosa ci facevano tutte queste persone sulla scena del crimine”

Stamattina l’ex PM è tornata a parlare al programma Storie Italiane, condotto da Eleonora Daniele, dove ha chiaramente messo in evidenza i suoi dubbi circa la ricostruzione troppo semplice da parte delle forze dell’ordine. Secondo la Angioni sulla scena del crimine c’erano più persone e a questo punto si “trattava e si tratta di accertare cosa ci facevano tutte queste persone, facenti parte della famiglia allargata della bambina, sulla scena del crimine”.

Insomma le indagini sembrano essere riprese, ma sembra che ormai dopo 17 anni ci siano troppe piste che non tornano e troppe piste che vengono rese note solo ora, dopo un periodo di tempo davvero troppo lungo.

Gestione cookie