Vaccino Covid, i primi studi: calano i rischi di decesso e ricoveri. A Roma esaurite 120 mila dosi in tre ore

Il vaccino contro il Covid aveva tanto fatto discutere a causa dei suoi presunti effetti negativi sull’organismo.

Ma adesso, i risultati della campagna vaccinale sembrano promettere molto bene: si sono praticamente azzerati i rischi di decesso e i ricoveri a 35 giorni dall’assunzione del vaccino.

Il primo studio itlaiano sugli effetti del vaccino

Il 27 dicembre 2020 è cominciata la campagna vaccinale in Italia. Adesso, a poco meno di cinque mesi da allora, possiamo contare dei numeri davvero rassicuranti.

Innanzitutto, parliamo di ben 26,8 milioni di dosi somministrate. Inoltre, come sottolinea il primo studio italiano in merito, l’efficacia del vaccino si è dimostrata un valido alleato contro il Covid già dall’assunzione della prima dose, con il rischio di infezione che cala di più dell’80%: “in tutte le categorie si osserva comunque una riduzione dell’incidenza all’aumentare del tempo dalla somministrazione della prima dose“.

Il dato si riferisce al vaccino in generale, senza specificare il tipo, anche se si sa che al momento dello studio solo l’1% aveva effettuato i vaccini Astrazeneca: “poiché sono stati introdotti in fasi successive e somministrati a popolazioni con diverso profilo di rischio: è necessario attendere un tempo di follow-up più lungo per poter ottenere risultati più solidi e confrontabili”.

Quindi lo studio ha preso in considerazione per lo più gli abitanti delle RSA e il personale sanitario, cioè quelle persone che hanno effettuato il vaccino Pfizer, e bisognerà attendere un nuovo studio per avere dati più completi.

Le opinioni di Brusaferro e Figliuolo

“Si confermano l’efficacia delle vaccinazioni e della campagna vaccinale – ha affermato in merito a questo studio Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità – e la necessità di raggiungere presto le coperture in tutta la popolazione per uscire dall’emergenza grazie a questo strumento fondamentale”.

Intanto il generale Figliuolo spinge ancora affinché si realizzi il piano governativo di ottenere l’immunità di gregge entro fine agosto: “Se l’Italia lavora assieme e fa squadra, vincerà e uscirà il prima possibile da questa pandemia”.

A Roma vaccinazione intensiva: i numeri del successo

Intanto a Roma si sono svolte due sessioni di vaccino intensivo, Astraday e Astranight, che sono state un vero e proprio successo: in poco più di 3 ore, le 120 mila dosi disponibili sono andate “sold out”.

Felice il presidente della Regione Nicola Zingaretti: “Gli Open day si stanno dimostrando un successo. Continuiamo così, senza fermarci”.

Intanto tra i cittadini diminuisce il senso di sospetto nei confronti di Astrazeneca, come testimoniano le parole di Simone Baiano, al quale il Covid ha portato via il lavoro e che ha fatto di tutto per potersi vaccinare il prima possibile: “Mi sono prenotato con 3 clic, prima ho scaricato l’App, poi mi sono registrato e infine ho scelto l’hub, per una volta sono stato fortunato”, ha affermato.

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