Lutto nel mondo dello sport azzurro.
Alessandro Talotti, ex azzurro di salto in alto classe ’80, è morto dopo una lunga lotta contro un tumore all’intestino.
L’ex atleta, nato a Udine, aveva partecipato alle Olimpiadi di Atene e a quelle di Pechino, sebbene il suo risultato più importante è il quarto posto agli Europei di Monaco 2002 (in quella occasione raggiungerà i 2,27 come la medaglia di bronzo, commettendo più errori).
Ha gareggiato per un decennio, tra il 2000 e il 2010, esordendo con la Libertas Udine, cui tornerà in seguito dopo un passaggio al Centro sportivo Carabinieri.
E’ stato in seguito componete del Consiglio Federale FIDAL, fra il 2012 – 2016.
A fine carriera si era laureato e aveva intrapreso l’attività di fisioterapista.
Molto legato al suo territorio, si era candidato alle comunali di Udine del 2018 con la lista SiAmo Udine, a sostegno del candidato sindaco di centrosinistra Vincenzo Martines, ed era grande tifoso della compagine del capoluogo friulano, l’Udinese.
Nemmeno 10 giorni fa si era sposato con Silvia Stibilj, triestina e campionessa di pattinaggio – per lei decine di medaglie in tutte le categorie, con cui sta stava dal 2017 e con cui ha avuto il piccolo Elio il 30 ottobre del 2020.
Tantissimi i messaggi di cordoglio sui social, fra cui proprio quello dell’Udinese Calcio
Udinese Calcio si stringe alla famiglia Talotti per la scomparsa di Alessandro, campione di salto in alto udinese che ha rappresentato l’Italia sui massimi palcoscenici internazionali.A sua moglie Silvia, suo figlio Elio e a tutti i suoi familiari la vicinanza del Club. pic.twitter.com/C7BIiIZFOx
— Udinese Calcio (@Udinese_1896) May 16, 2021
Lo scorso novembre, Alessandro aveva avuto il coraggio di aprirsi e raccontare la sua malattia. “I medici mi chiedevano ogni volta se me la sentivo di affrontare un nuovo ciclo di chemio io rispondevo di sì. Se la tua vita è stata superare un’asticella a due metri e venti, il tuo corpo diventa così sensibile da percepire e amplificare anche il minimo fastidio. Il lavoro che il saltatore fa su se stesso è annullare quel dolore, risparmiare le forze e trovare segnali positivi in altre parti del corpo sottraendo energia alla negatività. Non ho mai mollato, ho superato anche gli incubi prima di entrare in sala terapie, uguali a quelli irrazionali che ti vengono di fronte a un’asticella troppo alta e ti paralizzano”.