Sam Venning e Carla Bartel hanno denunciato di essere stati attaccati da due uomini che indossavano la maschera di ‘V per Vendetta’ sull’isola di Koh Tao, ovvero lo stesso luogo dove David Miller e Hannah Witheridge furono uccisi 6 anni fa (e non si tratta dell’unico caso di cronaca nera legato all’isola, vedremo di seguito).
Koh Tao è una piccola isola della Thailandia che rappresenta un paradiso tropicale, abitata da poco più di 1300 persone.
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La spiaggia dell’isola di Koh Tao sembra essere ancora un luogo pericoloso per i viaggiatori europei, specie quelli britannici.
Nel 2014 David Miller e Hannah Witheridge furono uccisi ed in seguito, nella stessa “maledetta” isola una ragazza britannica fu stuprata.
In quella occasione la colpa ricadde su Zaw Lin e Wai Phyo, due poveri lavoratori migrati dalla Birmania, che furono condannati alla pena di morte nel 2015.
I due non hanno mai ammesso la loro colpevolezza, semmai hanno dichiarato di essere stati torturati fino a dichiararsi colpevoli, e i loro avvocati si sono battuti per una sentenza giusta. Tutto ciò che si è riusciti a ottenere è stata la commutazione della pena di morte all’ergastolo, a opera diretta del re Maha Vajiralongkorn. Un atto di grazia, non di giustizia.
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Il nuovo attacco, subito da Sam Venning e Carla Bartel, un attacco non isolato, riapre però il caso e può essere la prova dell’innocenza che potrebbe cambiare le sorti di Zaw Lin e Wai Phyo.
Nel 2018, inoltre, una teenager inglese è stata drogata, legata e abusata sulla stessa spiaggia, nonostante i due si trovassero in prigione (non c’è comunque nessun elemento che faccia pensare ad un’unica paternità per tutti questi gesti, che riassumiamo in coda).
Ad ogni modo, sembra che le autorità abbiano scelto i due come capri espiatori e non vogliano tornare sui loro passi.
Carla e Sam, vittime del nuovo attacco, hanno provato più volte a mettersi in contatto con le autorità tailandesi per dare testimonianze circa i due uomini che li hanno aggrediti, ma sono stati bellamente ignorati.
Al settembre del 2017 (e a partire dal 2014) ben sette turisti occidentali, neanche trentenni, sono morti in circostanze misteriose a Koh Tao, come riportato da un articolo di Turismo.it che riassume brevemente le vicende di cronaca nera accadute sull’isola.
Ci sono impiccagioni (in un caso, il corpo fu ritrovato sfigurato dai varani – gli inquirenti optarono per il suicidio), morti per strani mix di alcol e farmaci, annegamenti.
E c’è gente che è semplicemente scomparsa, in un’isola che oltre al fascino naturale offre un’aura di mistero quantomeno inquietante.
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