Maggio è il mese dedicato all’autoerotismo.
Lo avete mai sentito? Se non avete mai avuto modo di venirne a conoscenza, non possiamo non raccontarvi la storia riportata dai tabloid britannici e che racconta come Erika Lust, regista e produttrice di film erotici (ma non solo: ricordiamo il suo grande impegno femminista), ha deciso di concedere ai membri del proprio staff di prendersi una “pausa onanismo“. Il suo obiettivo è quello di portare i dipendenti a sfogare il proprio stress causato dalla pandemia.
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Quindi cosa ha fatto sostanzialmente Erika Lust? Ha deciso di permettere una pausa di 30 minuti ai suoi dipendenti al fine di dedicarsi all’autoerotismo, ma non solo questo, infatti ha deciso persino di allestire una postazione ad hoc, al fine di permettere che i membri dello staff possano dedicarsi a questa pratica.
La Lust (che oltre ai film e ai corti, ha all’attivo diversi libri) ha dichiarato che ci tiene molto ai suoi dipendenti e “so che quando si sentono bene facciamo un ottimo lavoro“, inoltre ha notato che con la pandemia “i miei dipendenti erano diventati agitati e si esibivano con meno energia“.
La donna, di origini svedesi, ha aggiunto, che ben sapendo che c’è una cosa ben precisa che rende felici tutti, ha deciso di creare una postazione privata nei suoi uffici (in quel di Barcellona, in Spagna, dove opera).
La sessuologa conferma: “La masturbazione non solo rende più tranquilli, ma stimola la creatività”
L’iniziativa di Erika Lust è stata portata avanti in concomitanza con il mese della masturbazione ovvero il mese di maggio. L’imprenditrice erotica non ha fatto poi un così cattivo ragionamento: “Immaginate: un team di dipendenti felici con i loro fluidi creativi, perché hanno avuto un tempo programmato per sentirsi bene”.
La sessuologa, nonché collega di Erika, Avril ha dichiarato che ci sono studi che dimostrano come la masturbazione non solo renda più felici, più rilassati, ma anche più creativi e aumenta la voglia di fare.
Insomma, vi ricordate quando nei primi anni 2000, Guastardo, il personaggio di Fabio De Luigi, parlava di “autoerotismo agonistico“? Beh, possiamo dire in un certo senso che abbia anticipato i tempi.