Un uomo di 23 anni ha sequestrato e dirottato uno scuolabus, ma dopo 6 minuti lo ha fatto fermare per fare scendere i bambini.
Per sequestrare un mezzo ci vogliono i nervi saldi e bisogna essere preparati ad ogni evenienza, specie se sul mezzo in questione c’è un’intera scolaresca che non capisce bene cosa sta accadendo e, come tipicamente fanno i bambini, comincia a fare domande in maniera innocente. Uno stress ulteriore che Jovan Collazo, 23enne ex cadetto della caserma militare di Fort Jackson (South Carolina), non aveva calcolato e non è riuscito a sopportare.
Secondo quanto riportato dai media britannici, l’uomo è salito a bordo di uno scuolabus con una pistola in mano, l’ha puntata verso l’autista ed gli ha detto di cominciare a guidare. Jovan ha dirottato il mezzo per farsi lasciare ad una città vicina a Fort Jackson e poi ha lasciato andare anche l’autista. Prima, però, dopo soli sei minuti dall’inizio del sequestro ha chiesto all’autista di accostare per fare scendere i 18 bambini che si trovavano a bordo, poiché snervato dalle loro continue domande.
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Sequestra lo scuolabus, ma libera i bambini perché snervato dalle loro domande
Collazo, unico sospettato per il sequestro dello scuolabus, è stato arrestato qualche ora dopo dagli sceriffi di contea. Portato in prigione è stato accusato di sequestro di persone, tentativo di rapina con arma da fuoco e altri 17 capi d’accusa. Lo sceriffo che ha eseguito l’arresto ai media ha spiegato che ad incastrarlo non è solo la testimonianza dell’autista, ma anche le riprese delle telecamera di sicurezza del mezzo.
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All’intervistatore della WFXB, lo sceriffo Lott ha raccontato cosa è successo nei primi 6 minuti, spiegando come i bambini lo riempissero di domande come: “Sei un’autista?” o “Sei un Soldato?”, “Dove stiamo andando?”, domande specifica lo sceriffo: “Tipiche dei bambini…Sono dei bambini d’altronde. Penso che questo abbia aggiunto frustrazione a quella che già aveva”. Parlando poi degli studenti scaricati in strada, questo aggiunge: “Sono passati sei minuti, erano traumatizzati. Sei interi minuti in cui il ragazzo cattivo era sul bus con la pistola”.