Continua la ricerca di Denise Pipitone. Nonostante siano passati 20 anni, la mamma Piera Maggio non si arrende e con caparbietà spera di ritrovare la sua bambina, ormai donna. Lo scoop di ‘Chi l’ha visto?’ di qualche tempo fa ha riacceso per la vicenda un interesse nazionale, che sembrava sopito.
Oggi una nuova pista, che conduceva in Romania passando per Scalea, si interrompe, purtroppo bruscamente. La giovane rumena, indicata come la ragazza scomparsa conferma: “Denise non sono io”.
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Fugacemente e d’improvviso si è vanificata nuovamente l’ennesima speranza di aver trovato Denise Pipitone.
Lo stesso giorno in cui il procurato capo di Marsala Alberto di Pisa paventa una nuova pista d’indagini che porta a Scalea, la ragazza, indicata come soluzione dell’enigma, delude le aspettative di una nazione intera.
Elena Denisa, giovane donna Rumena, fermata in Calabria, sospettata di essere Denise Pipitone, mostra all’equipe di ‘Chi l’ha visto?’, che aveva prontamente raggiunto Scalea, il suo certificato di nascita, fugando ogni speranzoso dubbio.
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Per confermare la sua identità, la giovane ha mostrato il suo certificato di nascita nel salotto virtuale di Barbara D’Urso: “Sono nata in Romania il 4 maggio 2002 da genitori rumeni. Sono in Italia dal 2009. Mio padre è morto. Io abito a Cosenza, per ora sono qui da un’amica”.
Netta e decisa, però disponibile, la ragazza dà la sua disponibilità per un test del DNA, benché lo consideri “una perdita di tempo”.
La ragazza conferma di aver ricordi abbastanza nitidi della sua infanzia, trascorsa in Romania fino ai 7 anni e poi in Italia, e cerca una spiegazione alle inferenze della gente:
“Perché hanno detto che io avrei potuto essere Denise? Non lo so, magari perché anch’io ho una storia abbastanza complicata alle spalle e quindi alla gente può venir facile pensare che io potrei essere una ragazza scomparsa avendo problemi familiari, non avendo adesso una casa stabile”.
Un equivoco quindi presentato come soluzione. L’ennesima illusione e delusione per Piera Maggio, a cui la ragazza rivolge un pensiero: “Le dico di non perdere la speranza, di cercare sempre sua figlia. Ovviamente una madre è sempre alla ricerca. Se fossi stata io, a braccia aperte sarei corsa da lei. Mi spiace, non sono io”.
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