Il 9 maggio nella cattedrale di Agrigento verrà beatificato il giudice Rosario Livatino a poco più di 30 anni dalla sua morte, ucciso da quattro sicari di Cosa Nostra, mentre si stava recando in tribunale senza alcuna scorta. Si trovava a bordo della sua Ford Fiesta quando venne speronato dall’auto dei killer, cercò di fuggire tra i campi ma venne freddato a colpi di pistola a una decina di metri dalla sua auto.
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Nel dicembre dello scorso anno è stato riconosciuto il miracolo del Giudice Livatino, con il quale diventa il primo magistrato nella storia della Chiesa ad essere beato. Il miracolo è quello di una donna di 70 anni pugliese, che è guarita dal linfoma di Hodgkin grazie proprio all’intercessione di Livatino. La donna dice che una notte in sogno le apparve “un giovane in abiti sacerdotali, che non conoscevo, ma il volto mi è rimasto impresso per sempre”. Il giovane in sogno le avrebbe detto: “La forza di guarigione è dentro di te. Quando la troverai potrai aiutare altri bambini“.
Livatino sarà beatificato nel giorno in cui Papa Giovanni Paolo II attaccò la mafia
Questo accadeva nel 1993, la donna non aveva alcuna possibilità di guarire. Per una sorta di strana intuizione la donna decise di non sottoporsi alla chemioterapia. A quel punto la donna vide un articoletto sul giudice Livatino nel quinto anniversario della sua morte e riconobbe il giovane apparsole in sogno. Il giorno dopo cominciò a pregare per la sua guarigione e per una fede più salda. L’anno seguente la malattia era scomparsa.
Il giudice Livatino verrà beatifico il 9 maggio ad Agrigento proprio dove Giovanni Paolo II lo stesso giorno nel 1993 fece la sua dura prolusione contro la mafia: “Nel nome di Cristo mi rivolgo ai responsabili: convertitevi! Un giorno verrà il giudizio di Dio!”
Rosario Livatino era molto spesso definito dalla mafia “santocchio” in quanto uomo di Chiesa, e a motivo del suo essere cattolico risultava essere irriducibile a ogni tentativo di corruzione.