Tragedia a Tukums, in Lettonia, dove un uomo è stato dato alle fiamme mercoledì 28 aprile, dopo essere stato ricoperto da liquido infiammabile dal vicino di casa per il suo orientamento sessuale.
L’uomo, che si chiamava Normunds Kindzulis, aveva solo 29 anni ed era un paramedico ed è morto a causa delle ustioni sul 85% del suo corpo.
A riportalo, con un tweet, l’associazione degli organizzatori dei Pride Europei.
Normunds Kindzulis, a victim of the homophobic arson attack in Latvia last week, has succumbed to his injuries. Our deepest condolences to his partner and family, and to all our community in Latvia. ? pic.twitter.com/IM90oTk80E
— EuroPride • EPOA (@EuroPride) April 28, 2021
Due terribili perdite
Un diverbio acceso con il vicino sarebbe stato alla base della terribile sorte che è toccata al paramedico. Il vicino ha irrotto nel suo appartamento e l’ha ricoperto di benzina prima di dargli fuoco con un fiammifero. Gli avvocati del giovane morto hanno l’urgenza di affermare la matrice omofoba del gesto.
Anche l’altro ragazzo omosessuale presente sul posto, nel tentativo di salvare Kindzulis, è stato inghiottito dalle fiamme che lambivano l’appartamento.
I due sono stati trasportati successivamente a Riga per i trattamenti sanitari, che sono stati inutili.
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La Lettonia non è un paese per gay
La Lettonia è un paese prosperoso economicamente, eppure c’è una concezione tradizionalista della famiglia e della sessualità, che sfocia in una discriminazione delle persone LGBTQ+.
Il parlamento, ad inizio anno, ha dichiarato che solo l’unione di una donna e di un uomo può considerarsi una famiglia e, benché il premier abbia dichiarato che “non c’è spazio per l’odio in Lettonia”, le politiche governative sono tutt’altro che inclusive e tolleranti.
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Secondo Euractiv, la stessa polizia si è inizialmente rifiutata di aprire un fascicolo per le indagini della morte del giovane, che ha ricevuto spesso minacce di morte, perché gay, è stato ingiuriato innumerevoli volte, e picchiato almeno 4.
Episodi denunciati alla polizia, che ha sempre scelto l’inazione: “Bisogna aspettare che qualcuno muoia o venga ferito”.
Il caso di Kindzulis ha acceso i riflettori sulle politiche sociali della Lettonia su cui c’è assoluto riserbo in Europa. I social sono Inondati dai tributi indignati al giovane morto per cause abiette.