Ha suscitato grande sconcerto e commozione la notizia della morte di Luana D’Orazio, la 22enne di Prato morta in fabbrica dopo essere rimasta impigliata nel rullo di un macchinario.
La lavoratrice, madre di un figlio di soli 5 anni, aveva avuto anche una piccola esperienza nel cinema, come ha ricordato il celebre attore e regista toscano Leonardo Pieraccioni.
La ragazza, infatti, era stata comparsa in uno dei film di Pieraccioni, “Se son rose”. Il regista fiorentino ammette di ricordarla solo vagamente, dato che la scena in cui compariva Luana era quella di una festa con ragazzi e ragazze.
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“Ma il ricordo di quella scena di una festa spensierata di ventenni aggiunge ancora più dolore – afferma Pieraccioni – Perché la vita a vent’anni dovrebbe essere e continuare così, come una festa. È una notizia terribile, vista la sua età e la modalità dell’incidente. Lascia un bambino di cinque anni, non ci sono parole. Per quanto possa servire, mando un abbraccio fortissimo alla sua famiglia”.
La 22enne trascinata da un rullo e intrappolata nell’orditoio
Anche l’attore e regista ha voluto quindi stringersi alla famiglia e agli amici di Luana, l’ennesima vittima sul lavoro. La tragedia si è consumata ieri, lunedì 3 maggio, in un’azienda tessile a Oste di Montemurlo, in provincia di Prato.
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Luana D’Orazio, che risiedeva a Pistoia con i genitori e il fratello, aveva trovato lavoro in quell’azienda da circa un anno. Le prime ricostruzioni dell’accaduto, come riportato anche dal sito Today, evidenziano come la 22enne sia stata trascinata da un rullo e sia rimasta intrappolata in un orditoio, una macchina che serve a preparare la struttura verticale della tela.