Il discorso di Fedez al Concertone del Primo Maggio ha davvero scosso le coscienze, a quanto pare, complice anche il fatto che il rapper marito di Chiara Ferragni è stato coraggioso abbastanza da fare nomi e cognomi. Una polemica già cominciata il giorno prima con uno scambio di Tweet con Salvini, si è trasformato in un gioco di critiche e accuse.
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Salvini: “È un problema della sinistra”
La Rai ha già risposto a Fedez durante le edizioni dei principali telegiornali, ma anche i diretti interessati citati dal rapper hanno detto la loro sfruttando le loro piattaforme social. In primis, lo stesso Matteo Salvini, leader della Lega, che fino a ieri invitava Fedez a discutere di diritti di fronte un caffè per cercare di placare le acque.
Oggi invece ha risposto alle parole di Fedez con un post d’accusa contro. O per meglio dire, ha tentato di rimanerne fuori, descrivendo l’accaduto come qualcosa di “interno alla sinistra”, “da risolvere tra Fedez e la Rai”. Secondo Matteo Salvini: “La presunta censura di cui parla Fedez avveniva su Rai Tre, una rete televisiva a cura della sinistra“.
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L’immancabile Simone Pillon
La risposta a Fedez non poteva mancare nemmeno da parte di Simone Pillon, ferreo detrattore del ddl Zan e che già ieri si era mosso contro il cantante a causa della polemica suscitata dalle scarpe della Nike acquistate da Fedez che dovrebbero contenere una goccia di sangue umano. “Come Fedez anche noi siamo contrari a ogni censura di espressione delle idee”, twitta Pillon, “Per questo siamo contari al ddl Zan”.
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come @Fedez anche noi siamo contrari a ogni censura delle idee. Ecco perchè non vogliamo il #DDLZan https://t.co/ooW5tCxzyO
— Simone Pillon (@SimoPillon) May 2, 2021