Sta facendo molto scalpore nelle ultime ore il discorso di Fedez al Concertone del Primo Maggio. Eppure quello del rapper marito di Chiara Ferragni non è il primo caso di polemica causata da artisti “censurati” proprio su quello stesso palco.
Ci sono dei precedenti documentati, per esempio quello di Elio e le Storie Tese nel 1991.
Il precedente di Elio e le Storie Tese
Nel 2013, Elio e le Storie Tese sono stati ospiti del programma ‘Le invasioni barbariche’ dove si è parlato proprio di quell’episodio di oltre due decenni precedente.
“Siete molto giovani, avete un look molto diverso”, dice la conduttrice. “E vi censurano di brutto!“.
Il filmato che parte mostra gli Elio e le Storie Tese scagliarsi contro diverse personalità politiche dell’epoca su un pezzo semi-improvvisato che esordisce con: “Questo è un depistaggio per il funzionario della Rai, ma d’altra parte non siamo in buona compagnia”.
Il 1991 è un anno molto difficile, in effetti, per l’Italia. Siamo agli esordi del putiferio politico che sarebbe esploso l’anno successivo e che viene ricordato sotto il nome di ‘Mani Pulite’. Del resto, gli Elio e le Storie Tese si rivolgono proprio ai politici indagati quando dicono di “non essere in buona compagnia” e proprio come Fedez fanno nomi e cognomi. In primis, “Andreotti che è stato indagato per il caso golpe Borghese e poi il caso è stato archiviato come altri millecentodieci”.
La “censura” della Rai
L’esibizione viene interrotta improvvisamente dal giornalista che cerca di dare la parola all’artista successivo, commentando ironicamente: “Ma siamo passati dalla rete Due alla rete Tre?”.
“Siamo stati coraggiosi”, commenta Elio una volta tornati in studio. “Coraggiosi perché quelle immagini precedono di qualche mese tutto il casino che ne è venuto fuori”. Poi aggiunge: “Noi eravamo contentissimi perché in questo modo uscivamo come dei martiri, come Jim Morrison”.
“In effetti, poi lui si è buttato a terra urlando di essere come Jim Morrison”, commenta il bassista. “Dopodiché è apparso un funzionario della Rai che ci ha detto “Voi con la Rai avete chiuso!”.”.
La Rai smentisce la censura.
Ecco la telefonata intercorsa ieri sera dove la vice direttrice di Rai 3 Ilaria capitani insieme ai suoi collaboratori mi esortano ad “adeguarmi ad un SISTEMA” dicendo che sul palco non posso fare nomi e cognomi pic.twitter.com/gu14BxM3G6— Fedez (@Fedez) May 1, 2021
Non è la prima volta, dunque, che sul palco del Primo Maggio si avvistano polemiche e accuse da parte di artisti. “La cosa bella”, commentano ancora gli Elio e le Storie Tese, “è che nessuna delle cose che Elio ha detto sul palco era una cosa segreta o occulta. Erano tutte cose già esplicate”. Proprio la stessa risposta di Fedez nella telefonata con la Rai che è apparsa sul suo profilo Twitter.
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