“Il vaccino è completamente inutile”: si era così espresso il dottor Stephen Karanja, presidente della Kenya Catholic Doctors Association.
Poi purtroppo però lo stesso camice bianco è deceduto a causa del Coronavirus.
Il dottore che è deceduto a causa del Covid-19, anche perché aveva deciso di non sottoporsi al vaccino, si era scontrato un paio di mesi fa, dopo aver redatto una lettera proprio sull’utilità dei vaccini, con la chiesa cattolica in Kenya che invece raccomandava di sottoporsi alla vaccinazione.
Secondo il dottore invece sarebbe bastata l’inalazione di vapore e compresse di idrossiclorochina per essere al sicuro da un virus che sta mietendo vittime in tutto il mondo e che invece proprio grazie alla massiccia vaccinazione sembra poter essere finalmente tenuto a bada.
Il dottor Karanja, che è deceduto lo scorso 27 aprile proprio a causa del Coronavirus, oltre che con la chiesa cattolica del Kenya si è scontrato anche l’Organizzazione Mondiale di Sanità. Infatti l’Oms aveva risposto alla lettera aperta del presidente della Kenya Catholic Doctors Association confermando in una nota che “le dosi nel Paese africano sono sicure”, come ha riportato fedelmente anche BBC News: “Il vaccino distribuito in Kenya è stato riesaminato e trovato sicuro non solo dal rigoroso processo dell’Oms, ma anche da diverse rigorose autorità di regolamentazione”. Invece il medico dichiarava come ci fossero “farmaci che sono stati riproposti e utilizzati efficacemente per curare il Covid-19 come l’inalazione di vapore e un cocktail di farmaci, tra cui idrossiclorochina e ivermectina“. Ma evidentemente non sono bastati a Karanja per essere completamente immune dal virus e soprattutto salvarsi la vita.
Kenya, i dati dei contagi si fermano a marzo
Il Kenya non se la passa poi tanto bene con il Coronavirus. Infatti il governo dello Stato africano ha dovuto optare per un altro blocco visto che il totale dei casi confermati di infezione al Covid-19 è salito a oltre 160mila unità con i morti accertati che sfiorano i 3mila. Naturalmente sono dati ufficiali che però arrivano, così come riportato anche dalla BBC, solo fino agli ultimi giorni di marzo mentre quelli dell’ultimo mese non sono stati resi ancora noti. Insomma una situazione non proprio rosea anche se proprio in Kenya sarebbero state inoculate dosi di vaccino a oltre un milione di persone (in uno stato da oltre 52 milioni di abitanti) grazie all’iniziativa di Covax che porta avanti la vaccinazione negli stati africani.