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Omicidio Giordana Di Stefano, la storia della giovane mamma uccisa a coltellate dal compagno nel catanese

Omicidio Giordana Di Stefano: ripercorriamo la drammatica storia della giovane mamma accoltellata dal fidanzato in provincia di Catania.

Nell’ottobre del 2015 la vita di Giordana Di Stefano è stata spezzata con ferocia dal suo ex compagno. L’uomo, Luca Priolo, era il padre della sua bambina (all’epoca aveva 4 anni), ma il loro rapporto si era rapidamente incrinato e la giovane mamma aveva deciso che sarebbe stato meglio crescere la sua piccola da sola. Una decisione che Luca non aveva accettato, dopo la quale aveva cominciato a seguire e importunare l’ex fidanzata. Stanca di quello stalking, la ragazza il 3 ottobre del 2013 lo aveva denunciato.

Aver fatto ricorso alle forze dell’ordine doveva essere il passo che l’avrebbe dovuta tenere al sicuro dalle attenzioni indesiderate dell’ex fidanzato, ma così non è stato. Pochi giorni prima della prima udienza del processo per stalking a carico del giovane, Luca ha intercettato l’ex fidanzata e l’ha accoltellata con ferocia alla gola e al torace, finché non è morta. Conscio del grave errore commesso, Luca ha cercato di fuggire dall’Italia ma è stato fermato a Milano, poco prima che potesse superare il confine.

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Il caso Giordana Di Stefano: storia di un amore criminale

Mentre Luca cercava di allontanarsi il più possibile dal luogo del delitto, la madre di Giordana si è preoccupata del fatto che la figlia non tornava a casa e che non rispondeva al telefono ed ha presentato denuncia di scomparsa. Nel giro di qualche ora il corpo senza vita della giovane mamma è stato trovato nella sua auto in una strada di campagna nei pressi di Nicolosi. Da quel momento è partita la caccia all’uomo dei Carabinieri, culminata alla stazione di Milano. Il colpevole aveva raggiunto il capoluogo lombardo a bordo della Fiat Punto della madre ed era stato rintracciato attraverso le telecamere di una stazione di servizio.

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Una volta arrestato, Luca ha immediatamente confessato il reato commesso: “Sono stato io, portatemi in caserma”. Una confessione che il ragazzo ha confermato davanti al magistrato in presenza dell’avvocato d’ufficio. Il processo a suo carico si è concluso nel novembre del 2019, data in cui è stato condannato a 30 anni di carcere per omicidio volontario. Di questa drammatica storia si parlerà questa sera in maniera approfondita nella puntata di Amore Criminale.

F.S.

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