Caso Grillo, spunta un’altra violenza ai danni di S.: sarebbe avvenuta in Norvegia

La ragazza, che ha accusato Ciro Grillo e i suoi amici di averla violentata in vacanza in Liguria, ha dovuto subire le considerazioni di Grillo circa la correttezza della sua condotta da vittima.

La reazione contro il video di Grillo ha scatenato un’ondata d’interventi accomunati dall‘hashtag #ilgiornodopo, ma oltre il ritardo della denuncia è possibile che la vittima, impaurita dai possibili giudizi, non denunci mai: oggi la stessa ragazza denuncia un’ulteriore violenza avvenuta in Norvegia molto tempo addietro.

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Nuove accuse per Ciro Grillo e amici

Il caso di stupro in cui sarebbero coinvolti Ciro Grillo e altri suoi amici si arricchisce ogni giorno di un nuovo tassello. Giulia Bongiorno, legale della ragazza che ha denunciato la violenza sessuale, rivela che la sua assistita sarebbe stata vittima anche di schiaffi sul sedere e oggetto di riprese di video hard che ora stanno facendo il giro di Telegram.

La ragazza, oltre ad aver subito presumibilmente il ‘revenge porn‘, ha confessato che quella denunciata non è l’unica violenza sessuale che avrebbe subito.

Intanto i genitori della giovane sono indignati dal materiale che viene diffuso in rete: “Abbiamo appreso che frammenti (frammenti!) di video intimi vengono condivisi tra amici, come se il corpo di nostra figlia fosse un trofeo. Qualcosa che ci riporta a un passato barbaro che speravamo sepolto insieme alle clave”.

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S. vittima più di una volta

Quando il 17 Luglio del 2019 lei e la madre denunciano alle autorità quel che è successo a Arzachena, non fanno menzione a un altro fatto simile, avvenuto tempo prima in Norvegia.

A confermare questa notizia anche la giovane, sentita da PM per il caso di Ciro Grillo.
I verbali rimandano la testimonianza di S., la lettera indicativa della ragazza che vuole mantenere l’anonimato: a quanto pare S. si sarebbe svegliata durante la notte in tenda perché avrebbe sentito un suo amico penetrarla. L’amica R. conferma: “L’episodio riguardava quando si trovava in Norvegia in campeggio e la violenza sarebbe stata commessa da un suo amico mentre dormiva. S. non denunciò l’episodio alle autorità”.

 

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