Ieri è uscita allo scoperto una notizia che sta lasciando un po’ a bocca aperta tutti i vari partiti che sono nell’agone politico in Italia, in particolar modo il trittico PD, Movimento 5 Stelle e Forza Italia: infatti sembra che il sottosegretario Cancelleri abbia aperto a un’alleanza tra queste tre forze in Sicilia. Ovviamente c’è già chi storce il naso davanti a questa possibile alleanza.
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Tra i forzisti infatti il senatore Renato Schifani ha messo in chiaro, in un’intervista rilascia a Il Dubbio, che “Forza Italia è un partito nazionale e non federale“. Inoltre Schifani non è si è lasciato sfuggire il fatto che un’alleanza con un “Movimento giustizialista e con un PD, che con Crocetta, ha lasciato una voragine di debito pubblico” è totalmente impraticabile in Sicilia. Schifani infine, chiamato in causa per rispondere sul nodo relativo ad altre amministrative di grande valore, come quelle di Roma e Milano, ha detto che “le forze di centrodestra sono sicure alleate“.
Ora, a questo punto, occorre mettere in chiaro come mai questo tentativo di aprire a un’alleanza alquanto bizzarra in Sicilia. Sappiamo da tempo che la Sicilia è una fucina politica e che, molto spesso, gli esiti delle elezioni e delle alleanze che si creano nella terra dell’Etna vengono poi riproposte in ambito nazionale. Sulla base di questo potrebbe esserci un’inversione, ora che al Governo si è creata un’alleanza a sostegno di Mario Draghi che vede queste tre forze politiche governare insieme, potrebbe essere un buon metodo per ottenere la vittoria nelle amministrative in Sicilia.
A guardare bene i dati, però, nelle amministrative del 2016 nei Comuni che sono andati al voto in Sicilia, si è visto (liste civiche a parte) proprio il trionfo di questi tre schieramenti politici, in diversi Comuni infatti PD, Movimento 5 Stelle e Forza Italia hanno fatto incetta di voto, facendo eleggere diversi loro Sindaci. Quindi un’alleanza tra loro non è poi tanto campata in aria, il problema rimarrà invece quello di trovare un punto di contatto tra schieramenti con idee e ideali diversi.
Ma se nel 2013 Berlusconi riuscì a trovare un accordo, con il famoso Patto del Nazareno, con il PD e l’allora segretario Matteo Renzi, potrebbe tranquillamente esserci una buona prospettiva su questa alleanza.
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