Mara Venier si apre finalmente su uno dei capitoli più combattuti e tristi della sua vita. Nel libro ‘Mamma, ti ricordi di me?’ racconta la malattia e la morte della madre, l’adorata Elsa, che dopo aver sofferto di Alzheimer è scomparsa nel 2015, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di uno dei volti della televisione più amato dagli italiani.
Il titolo già fa intravedere quelli che sono i passaggi più commoventi del libro scritto da Mara Venier. ‘Mamma, ti ricordi di me?’, perché la madre della conduttrice ha sofferto per molti anni di Alzheimer, la malattia degenerativa che colpisce in modo irreparabile la memoria. Un dolore psicologico non solo per chi ne soffre, ma anche per tutti i familiari.
“Mia madre ha iniziato l’Alzheimer dicendo: ‘Buongiorno signora, come si chiama?’”, ha raccontato Mara Venier. “Mi ha portato via la mamma, una donna piena d’amore, energia e passione. Lei era proprio il mio rifugio sicuro”.
Ma la morte della madre è solamente uno spunto che fornisce a Mara Venier una via per indagare nella sua vita spirituale, andando a scavare nella sua infanzia. E poi nel momento in cui lei stessa si è trovata a tu per tu con la maternità, dopo la nascita di Elisabetta e Paolo, i suoi amati figli. “Non si tratta di un libro triste, non è solamente su mia mamma. Ho ritrovato me stessa da bambina, i miei figli da piccoli, Elisabetta e Paolo, e le persone più importanti della mia vita”, ha spiegato Mara Venier.
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Il libro offre un occhio nuovo su Mara Venier, rendendola se possibile ancora più umana, nonostante già in tv si mostri per quello che è. Per dirlo con le sue parole: “Chi lo legge capirà perché sono così come mi vedete in televisione. Io e mia mamma avevamo un rapporto simbiotico, adoravo essere figlia. Lei ha dato moltissimo amore ai miei figli, la sua malattia ci ha uniti e ci ha fatto superare vecchie ruggini”.
Poi arriva la confessione inaspettata: “Fino al 2020 non sono riuscita a guardare le sue foto. Il libro è stato un percorso complicato, l’ho mollato per quattro anni e quando l’ho ripreso mi sono interrotta di nuovo”.
Un lutto tremendo, difficile da elaborare, ma che alla fine Mara Venier ha superato proprio grazie alla stesura del libro, oltre che ovviamente dalla vicinanza dei familiari. “Mi devastava tornare a lei, mi ha convinto mio marito a finirlo. Mi ha anche aiutato Iaio, il bambino di mio figlio Paolo. Mi invase la gioia dopo averlo preso in braccio e sentii la voglia di vivere”.
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