Più la campagna vaccinale va avanti, più la fine del lockdown e delle restrizioni si avvicina, ma gli italiani sono pronti per la normalità.
Nelle scorse ore il commissario straordinario Figliuolo ha dichiarato che una volta concluse le vaccinazioni sugli italiani a rischio e sugli over 65, ci sarà spazio per maggiori riaperture. Di fatto questo traguardo rappresenta un allentamento delle misure di sicurezza e la possibilità di tornare gradualmente alla vita di prima. Ovviamente si tratterà di un percorso fatto con accortezza e che ci vedrà tornare ad una normalità in maniera non repentina.
Ma come si sentono gli italiani all’idea che si potrebbe tornare presto ad una normalità? Un anno e mezzo di covid ha minato molte delle certezze dei cittadini e cambiato in maniera radicale il pensiero su quale sia o meno un comportamento responsabile. Inoltre c’è chi nelle nuove abitudini casalinghe si trova a proprio agio e che potrebbe vivere con un pizzico di difficoltà il ritorno ad uno stile di vita diverso da quello attuale.
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Fine Lockdown, non tutti gli italiani sono contenti di tornare ad una vita normale
A certificare questa disorganicità tra gli italiani è il sondaggio condotto da SWG, nel quale emerge che sei italiani su dieci sentiranno la mancanza di almeno un aspetto del “bozzolo pandemico“. Essere costretti in casa ha permesso a molti di dare maggiore attenzione ai propri affetti, l’impossibilità di uscire ha evitato di dover effettuare degli incontri dovuti ma non voluti. L’impossibilità di organizzare ha tolto dall’impaccio di doverlo fare in situazioni obbligate o in feste comandate.
Da una serie di interviste condotte tra il 19 ed il 25 aprile, SWG ha riscontrato che solo la metà degli intervistati prova solo emozioni positive al pensiero della fine del lockdown, mentre il 33% degli italiani prova almeno un’emozione negativa e il 12% non riesce a provare una singola emozione positiva. L’emozione negativa più diffusa è l’ansia (il 17%). Per quanto riguarda il partecipare a delle feste con numerosi partecipanti, il 50% degli italiani lo trova irresponsabile anche nel caso la legge lo consentisse, mentre il 20% non si sente ancora pronto a prendere parte alla vita sociale di prima.