Sono trascorsi 21 anni da quando una donna residente in Oklahoma negli Stati Uniti d’America aveva preso in prestito una videocassetta. Da allora però non l’ha più restituita e ha rischiato il carcere visto che è stata accusata di appropriazione indebita.
Può sembrare la classica fake news quella che è stata lanciata da “Fox 25” ma invece è pure realtà. La donna, identificata come Caron McBride, infatti è accusato di appropriazione indebita di reato per non aver restituito un nastro VHS noleggiato nel 1999 a Norman che è il capoluogo della contea di Cleveland dove risiedeva. Una dimenticanza o altro? McBride così spiega l’accaduto e soprattutto come è venuta a conoscenza del reato che aveva commesso: “Sono andata a cambiare la mia patente di guida e ora per via del Covid bisogna fissare un appuntamento. I funzionari mi hanno però mandato un’e-mail nella quale c’era scritto che avevo un problema in Oklahoma”.
Caron McBride a quel punto ha dovuto chiamare un numero che era presente nel corpo della e-mail. Era quello dell’ufficio del procuratore distrettuale della contea di Cleveland. Naturalmente tutta impaurita la donna ha subito chiamato al numero che le era stato indicato e la voce dall’altro capo del telefono le ha detto: “Lei è accusata di appropiazione indebita“. Naturalmente la reazione di Caron McBride è stata quella di cadere dalle nuvole anzi “mi stava per venire un attacco di cuore”. Nel frattempo dall’altra parte le si diceva che l’accusa era dovuta a una VHS, dal titolo “Sabrina the Teenage Witch” che aveva noleggiato nel 1999 e che non aveva mai restituito.
Naturalmente la donna è andata a spulciare nei particolari di una vicenda che a dir poco è surreale. E così ha scoperto che la procedura per cui è accasata di appropriazione indebita è iniziata nel marzo 2000. McBride però non ricorda di aver noleggiato il film e a “Fox 25” ha svelato anche cosa è potuto accadere visto che ha cambiato vita e non risiede più nell’Oklahoma: “Avevo vissuto con un giovane, questo era più di 20 anni fa. Aveva due figli e penso che sia andato a prendere lui quella videocassetta e poi non l’ha più restituita. Io infatti non ho mai visto quel film in tutta la mia vita”. Nel frattempo è passato così tanto tempo che anche il negozio dove era stato noleggiato ha chiuso nel 2008, ma la procedura non si è fermata con la donna che ha concluso: “Non ho ingannato nessuno. Lo giuro”. Dopo essersi affidata a uno studio legale la storia ha trovato un lieto fine, alla McBride il procuratore distrettuale ha riconosciuto la buonafede e quindi il caso è stato chiuso.
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