L’Italia da domani sarà per lo più colorata di “giallo”. Questo però non significa il “liberi tutti” perché sono ancora diverse le attività e le cose che anche in “zona gialla” sono vietate.
Infatti l’epidemia da Coronavirus che da ormai un anno tiene con il fiato sospeso gli italiani non è di certo superata se ogni giorno si assiste alla tragica conta dei nuovi positivi come purtroppo dei morti. Insomma bene la “zona gialla” che dà la possibilità di tornare alla normalità ma una normalità che va controllata per non cadere poi di nuovo in comportamenti che hanno portato – la scorsa estate fa da monito – alla seconda e anche alla terza ondata della pandemia.
Sono diverse le attività che anche se si è in “zona gialla” non possono essere tenuti. Ma prima di passare a vedere nel dettaglio cosa succede con le diverse attività commerciali, bisogna tener presente le regole generali. E quindi bisogna ricordarsi che anche in “zona gialla” non è possibile in alcun modo fare assembramenti e quindi rimane in vigore la regola della distanza interpersonale di almeno un metro. Naturalmente non si può uscire dalla propria abitazione senza avere la mascherina che copre bene bocca e naso, così come vanno usati i guanti “usa e getta”. Insomma le classiche regole che sono entrate nell’uso quotidiano da un anno a questa parte.
Entrando nel dettaglio dei bar e ristoranti, restano in vigore alcune limitazioni anche per questo tipo di attività nonostante ci si trovi in “zona gialla“. La più evidente è sicuramente quella che proibisce – almeno fino a quando non c’è un passo indietro che è stato auspicato già da diversi giorni dalle Regioni – di restare aperti oltre il coprifuoco fissato ancora alle ore 22. Così come mentre ai ristoratori è previsto il servizio solo all’esterno del locale e quindi in caso di cattivo tempo la situazione di complica, allo stesso tempo in “zona gialla” per i clienti dei bar è vietato ancora poter consumare la merce all’interno del locale e quindi il caffè va bevuto solo da asporto.
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Resta aperta anche la questione per quanto riguarda i negozi. E’ vero che in “zona gialla” c’è una riapertura maggiore delle attività commerciali ma non a tempo pieno. Infatti a protestare sono per lo più i maxistore che anche in “zona gialla” dovranno restare chiusi nei weekend. Le palestre invece hanno finalmente la possibilità di riaprire anche se solo dal 1 giugno. Ma vanno seguite le regole auree del distanziamento che devono essere i gestori a far rispettare mentre per gli atleti resta l’obbligo di portare da casa una borraccia con l’acqua così come non sarà possibile di usufruire degli spogliatoi e quindi bisogna arrivare alla struttura sportiva già pronti per l’allenamento e poi ritornare nella propria abitazione per fare la doccia.
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