Alla luce dei recenti sviluppi in questa lunga, complessa e intricata vicenda giudiziaria, ricostruiamo brevemente la storia di Mario Biondo, il cameraman 30enne di origini palermitane trovato senza vita in circostanze misteriose in Spagna nel maggio del 2013
Sono oramai passati 8 anni da quel tragico 30 maggio 2013, quando Mario Biondo, palermitano classe 1982, viene trovato senza vita nel suo appartamento in Spagna “impiccato” con un foulard. Un travaglio giudiziario come pochi, un ginepraio giuridico nel quale la sua famiglia si è addentrata e dal quale, finalmente, sembra riuscire a individuare una via d’uscita.
Otto, lunghissimi anni, nei quali bugie, omissioni, inadempienze istituzionali, ombre e penombre l’hanno fatta da padrona, rendendo questa vicenda come uno dei gialli più inspiegabili d’Italia.
Per comprendere i recenti sviluppi è fondamentale, però, fare un passo indietro e ricostruire con esattezza, e step by step, quanto fino ad oggi sappiamo di quella tragica notte nella quale Mario perse la vita. In questo articolo sono infatti riassunte solo le informazioni iniziali fondamentali per addentrarsi nella vicenda che verrà spiegata nel dettaglio in altri articoli.
L’arrivo di Mario Biondo in Spagna
Cameraman di professione, Mario a quel tempo si trovava nella penisola iberica per le riprese di ‘Supervivientes’, la versione spagnola de l”Isola dei Famosi’. Un incarico elettrizzante, di cui Mario, come racconta la famiglia, è felice. Fino ad allora, infatti, il bel 30enne aveva seguito per lo più cronaca sportiva, e quell’esperienza in Spagna l’aveva accolta con estremo ottimismo. Anche il padre, Pippo Biondo, è cameraman, e Mario aveva voluto seguire le sue orme lavorative.
Preciso, puntuale e perfezionista sul lavoro, Mario era amato non solo dalla sua famiglia e dai suoi amici, ma anche dai colleghi. Un ragazzo solare, estremamente cordiale e affabile con tutti, uno di quelli che, insomma, si fa amare. Specifiche, queste, che non sono fatte a caso, e che saranno informazioni importanti ala luce di quanto accadrà in seguito.
Amore a prima vista con Raquel Sanchez Silva
La Spagna, però, non porta a Mario solo una buona opportunità lavorativa. Proprio sull’Isola, durante le riprese, il 30enne palermitano trova anche l’amore: si tratta di Raquel Sanchez Silva, nota presentatrice spagnola che in quel tempo conduceva il format televisivo.
Un amore travolgente, come viene descritto dai giornali, che li porta nel giro di sei mesi di relazione a sposarsi. Lei, 9 anni più grande di lui, dà persino le chiavi del suo appartamento a Madrid a Mario per farlo andare anche se lei era fuori alcuni giorni per lavoro.
Durante uno speciale delle Iene alcuni colleghi segnalano come la Silva fosse estremamente possessiva nei confronti di Mario. Ma fin qui nulla di strano: un amore morboso come ce ne sono tanti altri, ed entrambi erano descritti come innamoratissimi. Vedendo le riprese di quei giorni, infatti, sono la felicità e l’amore i sentimenti e le emozioni che traspaiono, ma a distanza di neanche un anno da quel bellissimo matrimonio la tragedia. Tutto, infatti, si poteva pensare tranne che questo.
La sera prima della tragedia Mario non solo messaggia tranquillamente con i fratelli, ai quali dice di non vedere l’ora di rivederli e che li attendeva in Spagna, ma cerca anche il meteo del giorno dopo dal suo computer perché doveva recarsi al lavoro in moto. Come è possibile – si chiede Santina, la madre – che un uomo che manifesta tendenze suicide e si toglie la vita quella notte, controlli il meteo per il giorno dopo?
La morte di Mario e l’inspiegabile suicidio
Il 30 maggio del 2013 ecco che accade l’inspiegabile. Mario Biondo viene trovato senza vita nell’appartamento che condivide con Raquel. E’ lei a chiamare i genitori del marito, Santina e Pippo Biondo, che in quel momento si trovavano in autostrada. “E’ morto”, dice alla suocera, che risponde “E’ morto chi?”, “E’ morto Mario, volevo dirti che si è impiccato”.
Ed è qui che questa storia prende una piega tanto tragica quanto incomprensibile.
Secondo quanto ricostruito Mario viene trovato impiccato con un foulard alla libreria di casa. A trovarlo è la domestica, che lavora per la Silva da otto anni e che si è recata a casa presso le 17 del pomeriggio.
Nessuno, né colleghi né famiglia, riescono a spiegarsi come Mario si sia potuto suicidare. Era sposato con la donna che amava, non aveva mai sofferto di depressione né aveva mai manifestato pensieri negativi, anzi. I progetti per il futuro imminente erano tantissimi: il lavoro andava molto bene, avevano appena venduto un format ad un noto ente televisivo spagnolo (un programma su alcuni viaggi in giro per il mondo con Raquel), notizia della quale, fra l’altro, Mario era felicissimo, e stavano tentando di avere un bambino.
Come è possibile, si chiedono tutti, che nel bel mezzo di una progettualità così importante e un futuro radioso che si prospetta dinanzi, un ragazzo con il carattere di Mario si tolga la vita senza neanche lasciare un biglietto alla famiglia con la quale è legatissimo? E sono proprio loro che, fin da subito, intuiscono che c’è qualcosa che non va. Effettivamente, guardando le foto del corpo di Mario i dubbi sorgono a tutti.
(Per le foto integrali e non censurate del corpo di Mario, potete consultare questo articolo ma ATTENZIONE: SONO IMMAGINI ESTREMAMENTE FORTI –> https://www.ilsicilia.it/caso-biondo-i-genitori-ascoltati-in-procurala-spagna-non-vuole-aiutare-le-indagini/)
Ma ciò che, in questa vicenda come d’altronde in quella di Gianmarco Pozzi, lascia più basiti, è l’atteggiamento da parte delle istituzioni spagnole prima e italiane poi.
Ma non solo: Raquel Sanchez Silva, durante il funerale di Mario avvenuto il 6 giugno del 2013, recita in Chiesa un discorso accorato, lasciandosi andare in un pianto a dirotto durante il funerale. Dopo pochissimo, però, se ne va, non presentandosi a casa dei suoceri. A 10 giorni dal funerale la conduttrice si reca in vacanza a Formentera, dichiarando di aver bisogno di una pausa dopo la tragedia.
Un altro elemento di questa oscura che vicenda che lascia tutti nel dubbio è l’atteggiamento della presentatrice nei confronti di tutta questa storia. Dinanzi alle pressioni della famiglia di avviare le indagini per l’ipotesi di omicidio lei si rifiuta in ogni modo di collaborare e di incontrare i genitori e la sorella di Mario. Anche durante le audizioni in tribunale, mandati in onda in un servizio de Le Iene, la Silva dimostra un atteggiamento provocatorio e non collaborativo, ma, soprattutto, fornisce delle versioni fortemente contraddittorie fra loro e inspiegabili di cosa, quella notte, fosse accaduto.