E’ morta Milva: la Pantera del Goro si è spenta a Milano all’età di 81 anni

Mondo della musica italiana in lutto per la morte di Milva. La nota artista, tra l’altro anche attrice teatrale, si è spenta questa notte all’età di 81 anni nella sua casa di Milano.

L’artista viveva insieme alla segretaria Edith e alla figlia Martina Corgnati. Maria Ilva Biolcati, questo il suo nome completo all’anagrafe, è stata un punto di riferimento per la musica e il teatro italiano e non solo e ha rappresentato con la sua chioma folta e di coloro rosso un punto di riferimento in un’Italia, soprattutto quella degli anni Sessanta e Settanta, in cui imperava il boom economico e le canzoni erano un modo per vivere appieno la quotidianità.

La carriera artistica di Milva, gli inizi della “Pantera del Goro”

Milva, conosciuta anche come la “Pantera del Goro” soprannome che le viene insignito per via dei suoi natali nella cittadina in provincia di Ferrara, vive sempre una vita in prima linea anche a livello professionale iniziando a cantare negli anni Sessanta quando ancora era giovanissima nei locali notturni di Bologna con il nome d’arte di Sabrina. Ma la vera svolta arriva grazie a “Mamma Rai”. Infatti Milva vince un concorso per artisti emergenti indetto dalla televisione pubblica e si guadagna il pass per partecipare a Sanremo del 1961: ma qui la bella e ribelle cantante più che per le sue doti canore si fa conoscere per un gestaccio che resterò nella storia nei confronti della collega Betty Curtis. L’anno dopo invece, esclusa dalle prime tre del concorso canoro, non le manda a dire alla giuria. Da allora però torna altre 15 volte sul palco dell’Ariston e altre due volte da ospite.

Gli anni Ottanta e l’incontro con Battiato

La oltre cinquantennale carriera artistica di Milva ha però un punto importante nell’incontro artistico con Franco Battiato. È il 1981 quando i due pubblicano “Milva e dintorni” che è poi il più grande successo della cantante (e contiene Alexander Platz, una delle canzoni più evocative dell’artista – che vi proponiamo di seguito). Una carriera sempre in prima linea e che viene ancora di più resa celebra da questo disco, primo dei tre della serie che produrrà con Battiato, e che porterà la “Rossa” a vendere oltre 80 milioni di dischi in tutto il mondo. Tra i suoi record c’è anche quello di essere, ad oggi, l’artista italiana con il maggior numero di album realizzati: ben 173 tra album in studio, album live e raccolte. Insomma una carriera artistica a livello musicale di tutto rispetto.

Milva e il suo amore per il teatro

Ma Milva non è stata solo una cantante perché ha amato molto e soprattutto fatto bene anche a teatro. Sale sulle tavole del palcoscenico grazie a noti attori come a Gino Bramieri e David Riondino. Poi reciterà insieme a Giorgio Strehler, ma la vera passione di Milva per il teatro è legata alla figura di Brecht tanto che si specializzerà proprio nel recitare il repertorio del drammaturgo tedesco. Proprio seguendo la sua passione per Brecht, ne diventa la prima interprete in Italia e poi piano piano anche oltre i confini nazionali, riesce a dare alla luce ben quattro progetti di cui uno in particolare che la segna per sempre: un recital che spopola in tutto il mondo e che è così intitolato “Milva canta Brecht”. Un successo conquistato e voluto perché è vero che tutti noi ci ricorderemo di una Milva cantante, ma non è stata da meno su quelle tavole del teatro con il sipario che si apre e il pubblico che ti acclama per una rappresentazione che coinvolge il corpo e lo spirito.

La vita privata di Milva e la lunga malattia

Milva nel 1961 sposa il regista Maurizio Corgnati e nel 1963 avranno una figlia, Martina Corgnati, curatrice e critica d’arte. Nel 1969 però si separano, fu la cantante a lasciarlo, prima di riallacciare più tardi nel tempo una relazione amorosa con il paroliere Massimo Gallerani e poi con l’attore e doppiatore Luigi Pistilli. La vita di Milva non è però stata sempre rose e fiori perché prima di morire, oggi all’età di 81 anni, ha dovuto affrontare due gravi malattie: una che l’ha colpita alle gambe e una alla testa causandole gravi vuoti di memoria come lei stessa ha ammesso circa dieci anni fa in un post su Facebook: “Lavoravo all’album quando mi sono sentita malissimo, scoprendo poi a causa di diverse patologie, così sono stata ricoverata. Ho perso l’uso delle gambe e la memoria. Sono uscita dalla clinica che ho recuperato tutto ma ho messo a dura prova la mia salute anche a causa della carriera. Il mio corpo mi ha presentato il conto a 71 anni”. Oggi la dipartita che ha gettato nello sconforto il mondo della musica e i fan della “Pantera del Goro”.

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