Il presidente dell’Uefa Ceferin ha attaccato Andrea Agnelli e la Superlega. Poi ha presentato il progetto della nuova Champions League.
La creazione della Superlega da parte di 12 club europei ha generato il caos nel mondo del calcio. L’idea di creare un campionato elitario per club ricchi e influenti è stata rigettata dalla maggioranza dei club, dalle leghe e dalle federazioni nazionali, dall’Uefa, dall’Eca e dalla Fifa. Un blocco unito contro quello che sembra un progetto esclusivamente finalizzato al guadagno economico dei club iscritti alla Superlega e distante anni luce dal concetto di calcio aperto a tutti.
Proprio questo è il concetto che vuole sottolineare il presidente Uefa Ceferin commentando la notizia che ha sconquassato oggi il mondo del calcio. Parlando dell’idea della Superlega, non utilizza mezze misure e dice: “Non posso che sottolineare più fortemente che l’Uefa e il mondo del calcio sono uniti contro la vergognosa proposta egoistica di alcuni club motivati dall’avidità e nient’altro. Siamo tutti uniti contro questa sciocchezza di un progetto. Ai giocatori che parteciperanno a una lega chiusa sarà vietato di giocare ai Mondiali e agli Europei. Non potranno giocare per le loro nazionali. L’Uefa distribuisce il 90% dei ricavi reinvestendoli nel calcio, l’Uefa non è solo una questione di soldi, la Superlega sì”.
La furia di Ceferin è cieca e il suo sdegno per la proposta avanzata da parte dell’élite del calcio europeo non ha limiti: “Sono gli interessi di una dozzina, non vorrei chiamarli quella sporca dozzina. Il principio di base non può cambiare, la solidarietà è qualcosa di eterno. Ma per qualche persona la solidarietà non esiste, l’unica cosa che esiste è il denaro nelle loro tasche”.
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Ceferin una furia contro Andrea Agnelli
Il presidente Uefa è rimasto particolarmente deluso dal comportamento del presidente della Juventus Andrea Agnelli. Il numero uno bianconero fino a sabato scorso ha smentito l’esistenza della Superlega, dicendosi pienamente d’accordo con la riforma della Champions League che l’Uefa ha portato avanti anche senza i separatisti:
“Non parlerò molto di Agnelli, è una delle più grandi delusioni, anzi la più grande delusione. Non ho mai visto una persona che potesse mentire così di continuo, è veramente incredibile. Ho parlato con lui sabato pomeriggio, ha detto che si trattava solo di voci, che non c’era nulla sotto. Ha detto che mi avrebbe richiamato e poi ha spento il telefono. Nel calcio le cose cambiano. La Juventus era in Serie B, il Manchester United prima di Ferguson non so dove fosse e l’Aston Villa allo stesso tempo era un grande club”.
La nuova Champions League
Dopo l’annuncio della Superlega, l’esecutivo dell’Uefa si è riunito a Montreaux per mettere nero su bianco la riforma della Champions League che verrà resa effettiva a partire dal 2024. La votazione è stata approvata all’unanimità e tra le varie firme a favore della nuova formula della Champions League c’è quella del presidente del Paris Saint Germain, ovvero una delle squadre che erano state selezionate per fare parte della neonata lega separatista.
La nuova formula della Champions prevede un girone unico in cui tutte le squadre affronteranno 10 partite (5 in casa e 5 fuori), dunque non si affronteranno tutte. Al termine dei 10 incontri le prime 8 passeranno direttamente agli ottavi, mentre le squadre classificatesi dal 9° al 24° affronteranno degli scontri diretti per accedere alla fase ad eliminazione diretta.