Il post ironico pubblicato su Facebook dal senatore Pillon sembra non essere una mossa particolarmente gradita dal fashion designer, che sui social risponde per le rime generando una fortissima interazione fra gli utenti
Una vicenda forse ai limiti di un accettabile ironia quella del senatore leghista Simone Pillon, il quale, giocando sulla somiglianza fra lui ed Enzo Miccio, lo ha tirato in ballo nella sua campagna contro il ddl Zan in un ironico post su Facebook. Un gesto per nulla apprezzato dal fashion designer, che ha deciso di rispondere per le rime al senatore di cui non condivide le posizioni anti legge zan, e rispetto alla quale, invece, lui si era già schierato a favore.
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Nelle ultime settimane moltissimi personaggi del mondo dello spettacolo, a partire da Fedez ed Elodie per poi dilagare a macchia d’olio, hanno deciso di schierarsi pubblicamente sui social a favore del ddl Zan, una proposta di legge a firma, appunto, di Alessandro Zan, deputato dem da sempre attivo sulle tematiche LGBT sul territorio italiano.
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Molti vip hanno deciso di fotografarsi la mano con la scritta “DDL ZAN” o “SI DDL ZAN”, in sostegno, appunto, della proposta di legge, finalizzata a punire legalmente tutti i reati di omo-trans fobia.
Un disegno legislativo chiacchierato, discusso, apprezzato ed inviso come pochi altri, e come pochi altri sta attirando l’attenzione tanto del mondo della politica quanto, come già detto, quello dello spettacolo.
Fra questi è arrivato l’inaspettato sostegno di Alessandra Mussolini, la quale ha pubblicato un post a favore della legge con la didascalia: “Mai più discriminazioni”.
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Il botta e risposta su Facebook fra Pillon ed Enzo Miccio
Fra coloro che si sono schierati linea fortemente contrari a tale proposta indubbiamente Simone Pillon, da anni in prima linea nei movimenti a sostegno delle famiglie tradizionali ed esposto fortemente nella lotta contro le unioni civili, adozioni gay e qualsiasi legislazione in tal senso.
Dinanzi al dilagare dei numeri post social a sostegno della legge, il leghista ha voluto fare un post ironico, nel quale ha condiviso tre sue foto con lo slogan sulle mani “no ddl Zan” e quella di Enzo Miccio nella quale aveva davvero scritto “DDL ZAN” a sostegno, appunto, della proposta di legge, modificandola con paint e aggiungendoci un “no”.
Nel post si legge: “Vedo Enzo Miccio confuso. Ma è a favore o contro il Ddl Zan? Dalle foto non si capisce” e l’emoticon di una risata. La foto di Miccio, in sostanza, è stata utilizzata in senso ironico dal senatore che ha giocato sulla somiglianza fisica fra loro due.
Miccio, però, pare non ci abbia trovato nulla da ridere e nè si sia divertito, replicando in modo piccato al post: “Sono tutt’altro che confuso, la pregherei non usare il mio nome e la mia immagine!”.
Alla reazione indispettita di Miccio Pillon ha, a sua volta, ripubblicato un post nel quale, riportando il botta e risposta fra i due, scrive: “Non l’ha presa bene…Però è strano. I comici, i cantanti e gli attori possono fare politica, ma i politici non possono neanche fare una battuta”.
La reazione degli utenti social
Nei commenti i detrattori di Pillon sembrano decisamente essere in maggioranza dei suoi sostenitori. Spuntano i commenti anche di personaggi noti, come quello di Iacopo Melio, consigliere regionale della Toscana fortemente attivo sulle tematiche della disabilità e dell’inclusione, che scrive:
“La cosa bella è che quelli come lei, che passano la vita a odiare gli altri, perderanno. Non fra un mese, e probabilmente nemmeno fra un paio di anni, ma presto o tardi perderanno.E a vincere sarà una società spalancata ai diritti di chi vuole solo vivere come lei, liberamente, però senza togliere nulla agli altri come invece ci sta dimostrando dal basso del suo profilo politico. Buon fine settimana senatore, si riposi un po’ che ne ha bisogno”,
Un commento che ha preso la bellezza di più di 27.700 like, mentre il commento di Miccio si aggiudica 65.700 like, simbolo del fatto che dagli utenti sia stato parecchio apprezzato.
L’ostruzionismo della Lega in Senato sul DDL Zan
L’ironia non sembra essere stata dunque apprezzata, dato che la tematica è fortemente delicata. Agli onori di cronaca balzano, tutti i giorni, casi di grave omo-trans fobia e pestaggi di giovani coppie omosessuali in tutta Italia, indisponendo ulteriormente un opinione pubblica che, da mesi, attende che la discussione del DDL Zan venga calendarizzata, ritardo dovuto ad un ostruzionismo interno da parte del centro destra nella Commissione giustizia del Senato.
Rallentamento su cui, ovviamente, Pillon ha festeggiato, accusando tali normative e definendole come “ideologiche, inutili e divisive”.