D’Agostino e Sgarbi, 30 anni dopo lo storico schiaffo: “Ora ci frequentiamo, siamo vecchi per litigare”

In molti ricorderanno certamente quanto accaduto il 15 aprile del 1991, praticamente 30 anni fa. 

Durante il programma “L’istruttoria”, condotto da Giuliano Ferrara su Italia 1, il diverbio tra Roberto D’Agostino e Vittorio Sgarbi culminò in uno scontro fisico, con il bicchiere d’acqua lanciato dal critico d’arte all’indirizzo del giornalista. D’Agostino replicò rifilando un ceffone a Sgarbi (con il conduttore intento a dividerli, ndr), consegnando per sempre quel momento alla storia della televisione italiana.

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D’altronde, Giuliano Ferrara sapeva bene che realizzare una puntata con D’Agostino e Sgarbi significava andare incontro ad uno scenario di quel tipo. Il critico d’arte non nascondeva affatto la sua antipatia nei confronti del giornalista, e sembra che il sentimento fosse totalmente ricambiato da “Dago”.

Da quel momento in poi le risse televisive sono diventate più frequenti, anche se quella tra D’Agostino e Sgarbi resta una delle più famose.

“Abbiamo ripreso a frequentarci, non abbiamo più l’età per accapigliarci”

Con il passare del tempo i rapporti tra i due sono diventati molto più sereni, tanto che dopo 30 anni entrambi trovano il modo di scherzare su quell’episodio. “Sono passati 30 anni da quel famoso schiaffo. Adesso, però, non abbiamo più l’età per accapigliarci”, ha scritto Sgarbi sul suo profilo Facebook.

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Intervistati dal programma radiofonico “La Zanzara”, che ha voluto proprio celebrare il trentennale dello storico ceffone, Sgarbi ha spiegato che da circa 5-6 anni i due hanno ripreso a frequentarsi.

“Non esistono pentimenti nella mia vita, i pentiti ce li ha la mafia – ha sottolineato Roberto D’Agostino – Lo schiaffo è dialettica, quella era una dimostrazione rafforzata e fisica di un’idea, di un concetto, di un pensiero”.

 

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