Un uomo di 83 anni ha perso la vita dopo essere precipitato a causa di un volo andato male con un deltaplano. La tragedia si è svolta sabato scorso, attorno alle 13.30, a Borso del Grappa, un paese nella provincia di Treviso.
L’ultimo, coraggioso volo
Dopo una lunga rincorsa, purtroppo il deltaplano non è riuscito ad alzarsi in volo. Così è morto l’83enne, che è precipitato nel vuoto cadendo in una scarpata e poi nel bosco sottostante. Una fine molto spericolata e libera, tanto che si dice che i soccorritori l’abbiano trovato con un vago sorriso in volto, immerso nella natura del parco del Monte Grappa.
E. G. – queste le iniziali dell’anziano temerario – amava l’emozione forte e voleva librarsi in volo, forse per assaporare un senso di libertà, dopo i mesi vincolanti e pieni di restrizioni che ci stiamo lentamente lasciando alle spalle.
La “sana follia” dell’anziano uomo
“E.G. ci ha insegnato che non è mai troppo tardi per osare, cimentarsi in nuove imprese, realizzare un’aspirazione, compiere qualche sana follia“, scrive Azzurra Barbuto di Libero Quotidiano. In effetti, perché l’anziano signore avrebbe dovuto rinunciare a questo tentativo? Perché avrebbe dovuto stare in casa ad aspettare lentamente la morte come qualsiasi altro anziano?
La voglia di volare è sempre stata forte nell’essere umano e sicuramente non è l’età a farla andare via. I nostri nonni sono molto più “moderni” di quelli di una volta, molto più temerari e sicuramente molti di più quelli che amano gli sport estremi.
Purtroppo E. G. non ce l’ha fatta. Ma a giudicare dal sorriso che si dice avesse stampato in volto, è morto facendo qualcosa che amava, qualcosa che l’avrebbe continuato a emozionare e a farlo sentire vivo. Sicuramente la sua vicenda ci insegna molto e ci dona coraggio ad affrontare anche le situazioni che potrebbero finire male.