Mentre in Europa rallentano le consegne, gli Stati Uniti hanno bloccato in via precauzionale la distribuzione del vaccino Johnson&Johnson. Speranza: “Valuteremo”
Dopo l’affaire Astrazeneca, l’attenzione mondiale adesso si è riversata sul vaccino della casa farmaceutica Johnson&Johnson.
Gli Stati Uniti hanno infatti deciso di bloccare in via precauzionale la distribuzione del siero anticovid dopo il parere emesso da Cdc (il principale organismo di controllo della sanità negli Stati Uniti) e Fda (l’ente americano deputato al controllo dei farmaci).
Secondo quanto dichiarato alle autorità sanitarie, si sarebbero verificate situazioni simili all’Astrazeneca. Segnalati, infatti, casi di trombosi.
I proclami di figliuolo che prometteva un balzo in avanti con le vaccinazioni con l’arrivo del vaccino statunitense sembrano mostrarsi un po’ come un buco nell’acqua, almeno per ora e almeno per quanto concerne le tempistiche auspicate e promesse.
Dalla riunione tenutasi al ministero della Salute, dove era presente anche l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, è emersa la decisione di voler temporeggiare ancora qualche giorno per capire il da farsi in base a ciò che dirà l’Ema.
Il ministro della saluta Speranza ha infatti dichiarato: “Abbiamo fatto oggi una riunione con i nostri scienziati e l’Aifa e siamo in collegamento con l’Ema: valuteremo nei prossimi giorni, appena Ema e gli Usa ci daranno notizie più definitive, quale sarà la strada migliore ma io penso che anche questo vaccino dovrà essere utilizzato perché è un vaccino importante“.
Per il ministro la scelta statunitense avrebbe una natura puramente precauzionale, come d’altronde lo è stata quella dell’Unione Europea che ha deciso di attendere prima di mettere ufficialmente in commercio il J&J.
La distribuzione ai Paesi di questo vaccino, però, potrebbe essere a dir poco fondamentale per la campagna vaccinale. Come dichiarato da Speranza il J&J “È un vaccino importante, che ha una caratteristica particolarmente significativa perché riesce a immunizzare con una sola dose anziché due” e ha concluso “È chiaro che rispetto alla scelta fatta dagli Usa, l’azienda ha scelto di non immettere immediatamente sul mercato il vaccino in Europa e di fare prima i controlli sui dati americani”.
Non resta che attendere gli esiti dei controlli più approfonditi nei prossimi giorni per capire come le differenti agenzie del farmaco decideranno di muoversi.
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