Il video, diventato virale sui social nel giro di pochissimo, ritrae l’ennesimo pestaggio ai danni di un minorenne nel casertano
Ancora violenze e, soprattutto, ancora violenze che finiscono come trofei da sfoggiare sui propri profili social. Accade a Capodrise, nel Casertano, dove un ragazzo di 16 anni è stato insultato, bullizzato e pestato da un branco di quelli che si presume siano dei coetanei.
Come se non fosse già di per sé mortificante tutto questo, la povera vittima è stata brutalizzata dai bulli mentre erano contornati dagli amici che incitavano chi picchiava a dare colpi più forti, il tutto condito da pesanti insulti e vili riprese con gli smartphone.
Non è “ovviamente” la prima volta che fatti del genere accadono, anzi. Nel giro degli ultimi anni video di questa tipologia sono all’ordine del giorno su Facebook, Instagram e, in particolare, su TikTok. Nella clip in questione si vede la vittima ricevere un pugno in piena faccia, per poi traballare e tentare di coprirsi e difendersi in qualche modo.
In sottofondo il coro di codardi che grida al pestatore: “Vai, vai, vai, più forte, bravo, così”. Le urla degli amici gasano il bullo, che inizia a sferrare un pugno dopo l’altro alla vittima inerme che, ritrovandosi spalle al muro, non ha la possibilità di fuggire.
Ad un certo punto si sente una ragazzina che, passando e notando la scena, afferma: “Maronna, ja’ rega’”, come volesse chiederli di fermarsi, ma viene ovviamente ignorata.
Il parroco del paese, don Giuseppe Di Bernardo, ha lanciato un appello pubblicamente chiedendo a chi ha condiviso il video di rimuoverlo nel rispetto al ragazzo che ha subito la vile aggressione: “Non rendiamolo vittima ancora una volta – ha dichiarato don Giuseppe, che ha aggiunto: “La violenza fisica basta non facciamo violenza psicologica a questo ragazzo condividendo un video terribile soprattutto sui social. Le autorità competenti stanno già facendo il loro lavoro e sono già a buon punto”.
Sulla vicenda è intervenuto anche Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde, il quale ha dichiarato in merito: “Abbiamo deciso di inviare questo video alla polizia postale e alle autorità cittadine per le verifiche del caso” e ha poi aggiunto “Vogliamo capire esattamente quando e dove sia avvenuto l’episodio e chi ne abbia fatto parte. Se dovessero arrivare conferme sulla sua veridicità, ci troveremmo di fronte a un nuovo caso mostruoso di incitazione alla violenza sul web. Un fenomeno che sta assumendo proporzioni sempre più preoccupante sul quale ritengo si debba intervenire in modo rapido e deciso”.
Sono in corso le indagini per identificare i minori coinvolti e l’esecutore materiale del pestaggio.
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