Il governo ha confermato la possibilità di viaggiare all’estero: dove si può andare e quali regole bisogna rispettare al rientro in Italia.
Il decreto dell’1 aprile ha prorogato quello dell’2 marzo 2021, nel quale si confermava che era possibile viaggiare all’estero anche per turismo. Un paradosso, visto che in molte zone d’Italia non è possibile spostarsi nemmeno da un comune all’altro e che in tutta Italia non è possibile spostarsi dalla propria regione di residenza se non per validi motivi. Non è possibile nemmeno viaggiare per turismo all’interno dei confini nazionali, fattore questo che ha fatto scattare nuove polemiche nei confronti del governo poco prima delle festività pasquali.
La possibilità di spostamento all’interno dei Paesi facenti parte della zona Shenghen, tuttavia, non è certo una novità del 2021. La mobilità europea è stata ripristinata già lo scorso giugno 2020, quando l’Unione Europea ha deciso di regolamentare i viaggi di lavoro e di piacere nei vari Paesi dopo il periodo di lockdown intenso. Da allora poco o niente è cambiato a livello europeo (solo i parametri per inserire i Paesi in una fascia di rischio più alta). Per quanto riguarda l’Italia, i Paesi che si possono visitare sono inseriti nell’allegato 20 (inserito nella Gazzetta Ufficiale con le ultime modifiche il 2 marzo 2021) ed i viaggi sono regolamentati dal decreto del 2 marzo 2021.
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Vacanze Covid-free: dove si può andare e quali regole bisogna rispettare
Basta prendere visione di questo allegato per comprendere che viaggiare all’estero per diletto non è così semplice come si possa pensare o è stato lasciato intendere da qualcuno. In questo si suddividono i Paesi dell’area Shenghen in 5 classi di rischio, a seconda delle quali ci sono più o meno limitazioni o addirittura divieti. Gli elenchi vengono aggiornati costantemente in base all’evoluzione della situazione epidemiologica dei singoli Paesi con un’ordinanza del Ministro della Salute in accordo con quello degli Affari Esteri e quello della Cooperazione internazionale.
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Come detto i Paesi visitabili sono divisi in elenchi che vanno dalla A e B (nessuna limitazione) alla E (divieto di viaggio). All’elenco A appartengono Città del Vaticano e San Marino, all’elenco B appartengono i Paesi esteri a basso rischio epidemiologico in cui si può viaggiare senza limitazione, ma al momento nessun Paese Europeo rispetta questi criteri. All’elenco C appartengono i Paesi dell’Area Shenghen nei quali si può viaggiare con obbligo di tampone all’andata e al ritorno. Il test va effettuato 48 ore prima della partenza. Al ritorno in Italia, anche se il risultato del test è negativo bisogna rispettare una quarantena di 5 giorni, al termine della quale si deve effettuare un tampone molecolare. Solo per chi transita dal Tirolo (dunque anche chi si reca in Austria) dovrà affrontare una quarantena di 14 giorni.
Paesi inseriti nell’elenco C
Austria
Belgio
Bulgaria
Cipro
Croazia
Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia)
Estonia
Finlandia
Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo)
Germania
Grecia
Irlanda
Israele (dal 7 al 30 aprile passa dall’elenco E al C)
Lettonia
Lituania
Lussemburgo
Malta
Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo)
Polonia
Portogallo (incluse Azzorre e Madeira)
Regno Unito (dal 7 al 30 aprile passa dall’elenco E al C)
Repubblica Ceca
Romania
Slovacchia
Slovenia
Spagna (inclusi territori nel continente africano)
Svezia
Ungheria
Islanda
Norvegia
Liechtenstein
Svizzera
Andorra
Elenchi D ed E
All’elenco D appartengono quei Paesi extra europei che non sono inseriti nell’area Shenghen e che presentano un rischio epidemiologico basso. Anche in questo caso bisogna effettuare i tamponi all’andata e al ritorno dal viaggio, ma bisogna presentare anche un’autodichiarazione e rispettare un isolamento fiduciario di 14 giorni. I Paesi inseriti nell’elenco E, infine, sono quelli in cui non è permesso andare se non per ragioni lavorative, di salute o di massima importanza.
Elenco D
Australia
Nuova Zelanda
Repubblica di Corea
Ruanda
Singapore
Thailandia