Un recente studio ha fornito la prova empirica sull’origine dei Ragni giganti osservati sulla superfice di Marte 20 anni fa.
Nel 2001, attraverso le immagini scattate su Marte, i ricercatori hanno osservato per la prima volta delle formazioni del terreno che sulla Terra non esistono. Per via della loro forma sono state chiamate “Ragni giganti” e per anni gli studiosi hanno dibattuto su quale fosse l’origine di queste peculiari formazioni. Nell’ultimo periodo la tesi prevalente era quella secondo cui tali formazioni erano dovute alla rotazione del pianeta rosso intorno al sole.
Durante l’inverno, al polo sud di Marte di forma una calotta di ghiaccio di anidride carbonica. Quando Marte tocca il punto più vicino al Sole, questo ghiaccio si tramuta nuovamente in gas sotto la superfice, ma non arriva a sciogliersi in superfice dove si spacca istantaneamente, creando i ragni giganti. Quella che fino ad ora era la teoria più probabile, adesso è anche quella definitiva: un recente studio pubblicato sulla rivista Scientific Report prova infatti che è proprio il fenomeno della sublimazione a causare la formazione dei “Ragni giganti” sulla superfice di Marte.
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Marte: trovata prova empirica della formazione dei “Ragni giganti”
Come detto gli studiosi avevano già capito che la formazione di queste depressioni sulla superfice erano causati dalla sublimazione. Partendo da questo presupposto i ricercatori hanno cercato di ricreare in laboratorio le condizioni atmosferiche del pianeta rosso ed hanno dimostrato che l’esplosione del ghiaccio forma tracce simili a quelle osservate a distanza.
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Nell’articolo sullo studio vengono riportate anche le parole dell’autrice dello studio, Lauren McKeon, la quale prima spiega: “E’ la prima prova empirica di questo fenomeno”, e successivamente aggiunge: “Questo studio presenta le prime prove empiriche che si pensa modifichino l’aspetto della superfice polare di Marte”.