Da quando la Gran Bretagna è uscita dall’Unione Europa il Premier Boris Johnson non si è sbilanciato più di tanto per chiarire quali siano gli scenari per la nazione, facendo succedere alla Brexit un silenzio che si tratteggia sempre più evidente nelle sue ragioni. Infatti a quanto pare la Brexit ha causato, negli ultimi mesi, un drastico calo commerciale in Gran Bretagna.
Boris Johnson ha sempre dichiarato che la rottura con l’Unione Europea avrebbe favorito un nuova era d’oro per la Gran Bretagna soprattutto per quanto riguarda le regole commerciali e doganali europee. Infatti queste sono sempre state viste di cattivo occhio dal Premier inglese. Eppure questa nuova era d’oro sembra che non si stia per nulla avverando.
I dati che sono stati emanati dall‘Office for National Statistics del Regno Unito a gennaio il commercio tra Gran Bretagna ed altri Paesi europei ha avuto un drastico calo di quasi 41% sulle esportazioni. Questo ovviamente paragonando il tutto al mese di dicembre dello scorso anno che si attestava attorno al 28%. A quanto pare questo sarebbe uno dei dati più drastici da quando questi dati vengono monitorati.
Ci sono inoltre alcuni altri settori che hanno subito cali ben peggiori, a quanto pare infatti la Food&Drink Federation ha stimato che le esportazioni di bevande sono crollate da 45 a 7 milioni di sterline su base annuale. Mentre per quanto riguarda le esportazioni di whisky queste sono passate da 105 milioni di sterline a 40 milioni.
Un altro declino drammatico, che potrebbe rovinare ancora di più il commercio il Gran Bretagna, è quello del settore della pesca di molluschi, in quanto questo sarebbe stato tagliato fuori dal mercato europeo, quindi, proprio per questa ragione, sarebbe destinato a incrementare il declino in maniera ancor più drastica.
La Brexit ha colpito in maniera pesante anche le piccole e medie imprese
Un altro settore che è stato colpito in maniera pesante dall’uscita della Gran Bretagna dall’UE è stato quello delle piccole imprese, in quanto c’è stato un incremento maggiore per quanto riguarda il lato burocratico per le imprese, che si sono trovate inoltre a gestire anche maggiori controlli e richieste.
Questa mannaia burocratica è calata soprattutto sulle piccole imprese che hanno centralizzato il loro commercio sull’esportazione. La burocrazia e i maggiori certificati sanitari hanno fatto in modo da rendere maggiormente più complessa l’esportazione per queste piccole attività.
Ovviamente la Brexit non è la sola ragione per la quale il commercio inglese è stato penalizzato, infatti anche la pandemia da Covid-19 ha fatto la sua parte, soprattutto per il fatto che molte attività sono state chiuse in tutta la nazione.